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La Guardia di finanza indaga sui finanziamenti alla “Crotone sviluppo”

Le fiamme gialle hanno acquisito l’intero fascicolo riguardante i 127mila euro assegnati dal Comune alla società in house

Pubblicato il: 24/01/2019 – 16:51
La Guardia di finanza indaga sui finanziamenti alla “Crotone sviluppo”

CROTONE La Guardia di finanza apre un’indagine sui finanziamenti assegnati dal Comune alla società in house “Crotone sviluppo”. Nei giorni scorsi tre sottufficiali delle fiamme gialle hanno acquisito l’intero fascicolo riguardante il finanziamento di 127mila euro che, nel mese di novembre del 2017, l’amministrazione comunale pitagorica ha assegnato alla società per organizzare le proprie attività. Il Comune ha acquisito la società dalla Provincia di Crotone prioritariamente per sviluppare progetti complessi attraverso cui si dovrebbero intercettare i finanziamenti del Por Calabria. Dopo l’acquisizione delle quote l’ente ha dato mandato al segretario comunale per chiarire se l’assegnazione delle somme per avviare le attività dovesse essere decisa con una determina del dirigente del settore Attività produttive o attraverso una deliberazione del consiglio comunale. In seguito ad un ampio confronto, acquisito tra l’altro il parere di due segretari generali (prima Bruno Rosaspina e, poi, Pasquale Monea), l’amministrazione ha deciso di procedere utilizzando l’assegnazione esclusivamente con la determina dirigenziale. È stato deciso il principio di considerare la somma per l’avvio degli uffici della società come attività strumentale dell’ente. Alla pari, quindi, dell’acquisto di materiale di cancelleria. Contro questa decisione si sono espressi i due consiglieri comunali del M5S che, con un documento reso pubblico, hanno chiesto l’intervento dell’Anac. Al di là dell’indagine, sono molte le discussioni che sono state aperte sul ruolo che deve avere “Crotone sviluppo”. C’è stata anche una proposta di Monea, la numero 140 del 21 maggio scorso, nella quale l’allora segretario generale scrive: «Si ricorda che ha oramai valore di rango costituzionale il principio secondo cui l’amministrazione debba avvalersi prioritariamente delle proprie strutture organizzative». Principio che, secondo i rappresentanti delle opposizioni, non sarebbe stato utilizzato in questi giorni per redigere il regolamento dell’uso delle strutture sportive, approvato dal consiglio comunale nella seduta del 23 gennaio. Secondo quanto riferito da rappresentanti dell’opposizione, il regolamento sarebbe stato redatto da “Crotone sviluppo” e non dagli uffici comunali che al loro interno hanno specifiche competenze.

Gaetano Megna
redazione@corrierecal.it

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