Riceviamo e pubblichiamo il commento di Sebi Romeo alle intercettazioni contenute nell’operazione “Geena” della Dda di Torino (qui la notizia).
Nella mia vita non sono mai stato in Val d’Aosta, come facilmente riscontrabile da un qualsiasi controllo su alberghi, pedaggi autostradali, aerei, treni, tabulati telefonici e quant’altro potrebbe chiarire la mia posizione rispetto alle vicende narrate oggi da alcuni organi di stampa, anche nazionali. Pretendo che si vada sino in fondo, non si tralasci nulla, si ispezioni ogni mio respiro!
Inoltre, non sono mai venuto a conoscenza di eventi a cui avrei dovuto partecipare in tale regione, di cui so giusto essere confinante con il Piemonte, né conosco imprenditori che lì risiedono. Se qualcuno ha utilizzato il mio nome per accreditarsi con chicchessia chiarirà a chi di competenza la sua posizione e la mia totale estraneità alle vicende narrate.
Mi pare evidente, soprattutto da quanto emerge dalle carte e dalla serietà con cui la Procura chiarisce che mai sono emersi contatti tra me e questi signori, che qualcuno ha tentato di scimmiottare l’inimitabile “Totó truffa” nella vendita della fontana di Trevi.
Seby Romeo
capogruppo del Pd in consiglio regionale
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