Catanzaro, il "lanciafiamme" di Abramo sui "malpancisti"

CATANZARO  Chi lo conosce si era accorto che ieri, al termine del consiglio comunale, e dietro la solita tranquillità in realtà c’era un Sergio Abramo nervoso e adirato, e oggi è arrivata la conferma. E così il sindaco di Catanzaro per una volta mette da parte il garbo che tutti gli riconoscono per azionare il lanciafiamme contro i “malpancisti” della sua maggioranza, segnatamente contro i consiglieri comunali Giovanni Merante e Antonio Triffiletti, da mesi nel mirino dei vertici di Forza Italia che li accusano di aver messo a repentaglio il successo dello stesso Abramo alle Provinciali. «Non ci sarà alcun rimpasto di Giunta», tuona, letteralmente, Abramo, secondo cui «la maggioranza di centrodestra c’è ed è quella che si è cristallizzata con le elezioni provinciali dello scorso 31 ottobre, nonostante i consiglieri comunali Merante e Triffiletti abbiano preferito travalicarne il confine, senza adeguate motivazioni politiche, votando il candidato del centrosinistra», dice ancora Abramo senza mezzi termini, e per la prima volta in modo così eclatante e plateale. Il sindaco aggiunge: «Sono stati loro a voler uscire dal recinto della coalizione, che era e rimane anche adesso ben definita. Le richieste avanzate in aula da Merante, che prima mi ha esplicitamente rivolto l’appello a rimodulare la giunta, poi si è abbandonato, ancora una volta, a una serie di attacchi nei confronti del vicesindaco Cardamone e degli altri assessori, mi inducono – prosegue Abramo – a ribadire la mia piena fiducia nell’operato di tutto l’esecutivo, con il quale lavoro gomito a gomito, quotidianamente e in piena sintonia». Il sindaco poi osserva: «Ho preso atto anche dell’invito che mi ha fatto Merante, e cioè quello di riprendere la leadership della maggioranza. Forse è il segno che, sia lui, sia Triffiletti, stanno tentando un riavvicinamento a quella stessa maggioranza che hanno messo in discussione alle elezioni provinciali. Pur essendo disponibile al dialogo, mi preme sottolineare che questo presunto tentato riavvicinamento non può in alcun modo concretizzarsi se i due continueranno nel loro atteggiamento. È una questione di chiarezza e rispetto all’interno della stessa maggioranza, quella chiarezza che Forza Italia ha fatto al proprio interno. Se qualcuno – conclude il sindaco – ha pensato bene, qualche mese fa, di mettere in discussione la propria maggioranza, ora deve capire che un nuovo dialogo ci può essere, ma questo deve essere condiviso, in maniera cristallina, con tutte le anime della coalizione di centrodestra». Gli analisti politici di Catanzaro adesso attendono gli ulteriori sviluppi di questa mossa di Abramo che sicuramente avrà trovato la condizione del leader di Forza Italia Mimmo Tallini, ma che sembra anche un messaggio a tutta la coalizione di centrodestra, uscita malconcia dal consiglio comunale di ieri: perché non c’è solo il “caso” Merante-Triffiletti ad agitare la maggioranza, ma tanti altri piccoli e grandi malumori che sono ieri sfociati nella richiesta di altri due capigruppo – Giuseppe Pisano di “Officine del Sud” ed Ezio Praticò di “Catanzaro da Vivere” – di un vertice chiarificatore. La tensione nel centrodestra resta alta ma adesso – riferiscono i bene informati – Abramo potrebbe aver segnato un punto di non ritorno negli equilibri dello schieramento.

Ant. Cant.