CROTONE Sono dieci le persone arrestate dalla polizia di Stato di Crotone, con l’accusa di tentato omicidio e porto abusivo di arma clandestina nell’operazione denominata “Ora di Punta” che ha portato anche alla scoperta di una fiorente attività di spaccio di droga.
Le indagini sono scattate a seguito dei colpi di arma da fuoco sparati da un commando formato da tre persone lo scorso 9 gennaio nel rione Fondo Gesù di Crotone. Gli spari, in una via a quell’ora piena di persone e di studenti, avevano colpito un’auto parcheggiata davanti a un negozio di frutta e altri esercizi commerciali della zona. Grazie alla visione dei filmati estrapolati dalle telecamere dell’area è stata ricostruita la dinamica dei fatti e acquisiti elementi utili per poter identificare, uno dei materiali attentatori.
Successivamente gli agenti della squadra mobile hanno arrestato due persone, uno degli autori della sparatoria e uno dei destinatari dell’agguato in quanto risultato armato di pistola per rispondere al fuoco senza però riuscirvi. Le indagini che ne sono seguite hanno consentito non solo di identificare gli altri due componenti del commando, ma anche di far emergere un’attività di spaccio di droga che sarebbe alla base dell’agguato. Alla cattura degli indagati,tutti noti alle forze dell’ordine per numerosi precedenti, hanno fatto seguito e sono tuttora in corso, perquisizioni in locali e appartamenti utilizzati per i confezionamento e lo spaccio di eroina e cocaina. Alle attività collaborano i poliziotti del Reparto prevenzione crimine di Cosenza e Vibo Valentia e unità cinofile della polizia di Stato.
IL PROCURATORE: «RISPOSTA RAPIDISSIMA ALLA CITTÀ» «Siamo molto soddisfatti della risposta efficacissima e rapida data alla città su un episodio che aveva turbato la comunità». Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Crotone, Giuseppe Capoccia, nel corso della conferenza stampa sull’operazione della Polizia di Stato che stamani ha portato all’esecuzione delle dieci misure cautelari, nove arresti in carcere e un obbligo di dimora.
«Non esistono casi impossibili, ma difficili – ha aggiunto Capoccia – e la sinergia tra le forze dell’ordine porta a risultati. A Crotone se c’è un colpo criminale la nostra reazione è immediata ed efficace, con la professionalità di Squadra mobile e Procura che hanno lavorato con acutezza e competenza con tecniche indagine raffinata». Il questore di Crotone, Massimo Gambino, ha evidenziato che «con l’attività di contrasto quotidiano e attenzione al territorio oggi la squadra Mobile ha chiuso il cerchio sulla sparatoria dello scorso 9 gennaio».
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SCONTRO PER LA DROGA Le indagini condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Crotone avevano già portato, lo scorso 22 gennaio, all’arresto di Ferdinando La Forgia, di 31 anni, accusato di aver sparato, e di Mario Cimino, 36 anni, uno degli obbiettivi dell’agguato, che in un filmato della video sorveglianza viene ripreso con una pistola in mano. Le indagini hanno evidenziato che nel quartiere era in atto uno scontro tra gruppi rivali per il controllo dello spaccio di droga sfociato, prima, in un raid e, quindi, nell’agguato vero e proprio.
GLI ARRESTATI Gli arrestati oltre a Ferdinando La Forgia, sono Massimiliano La Forgia, 43 anni e Gianluca La Forgia (35) tutti accusati di di tentato omicidio per la sparatoria del 9 gennaio e di spaccio di sostanze stupefacenti insieme a Nicola De Giovanni (44), Emilio Galea (29), Francesco Gallo (34), Luigi Mendicino (43), Salvatore Santoro (29), Umberto Vona (31). L’obbligo di dimora è scattato per un 59enne accusato di spaccio di stupefacenti.
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