REGGIO CALABRIA Uno studio sulla tutela e la valorizzazione delle minoranze linguistiche in Calabria. Lo ha presentato oggi a palazzo Campanella il Corecom Calabria con il presidente dell’organismo Giuseppe Rotta, il vicepresidente Massimiliano Cileone, il segretario Frank Mario Santacroce, affiancati dal dirigente della struttura amministrativa Rosario Carnevale, alla presenza del Presidente del Consiglio regionale Nicola Irto, nel corso di una conferenza stampa moderata dal giornalista dell’ufficio stampa del consiglio regionale Filippo Diano.
«Un lavoro articolato e capillare volto a proporre una bozza di convenzione e spero diventi la base per una proposta di legge regionale sulle minoranze linguistiche», ha spiegato Rotta che ha rimarcato la grande professionalità del personale del comitato regionale calabrese «che ancora una volta sta dimostrando di essere qualificato, tanto da essere stato preso a modello, in alcuni settori, in sede di tavolo tecnico nazionale dove siede, assieme al direttore del Corecom Piemonte, tra l’altro calabrese di Bivongi, il nostro direttore Rosario Carnevale».
L’indagine, inserita nell’obiettivo performance 2018 del Corecom calabrese ha riguardato i 47 comuni calabresi facenti parte delle comunità Arbereshe, Grecanica e Occitana della regione. Il rapporto conferma il primato regionale della comunità arbereshe seguita da quella occitana, ed infine, la grecanica. Per ciascun comune, oltre all’utilizzo e o la comprensione lingua minoritaria, è stato censito l’utilizzo o meno di insegne bilingue nelle attività commerciali, la presenza di toponomastica bilingue, l’insegnamento bilingue. Sul piano culturale, l’utilizzo dei costumi tradizionali, la presenza di presidi in cui sono conservati o esposti costumi e oggetti della cultura minoritaria, luoghi di culto, la presenza di sportelli dedicati alle minoranze linguistiche. Altri aspetti dello studio hanno riguardato la presenza di luoghi di culto collegati alla lingua minoritaria, la presenza di associazioni o fondazioni e le iniziative portate avanti dai singoli comuni attraverso scambi culturali, celebrazioni di sagre, per mantenere vivo il patrimonio culturale della comunità minoritaria.
Uno studio corposo, completo «che – ha sottolineato il presidente Irto – è in piena linea con quanto fatto in questi anni in consiglio regionale, dove abbiamo incentivato l’attività sulle minoranze linguistiche, rivolgendo sollecitazioni ai governi nazionali che si sono succeduti di dare la possibilità anche alla Calabria, di poter avere un progetto speciale sulle minoranze linguistiche nei media pubblici calabresi, quanto meno per essere in linea con le altre regioni italiane. Stiamo lavorando molto con le scuole – ha detto ancora Irto – per la salvaguardia e la tutela di questo prezioso patrimonio culturale, e investito molto nella governance delle Fondazioni che riconoscono le minoranze linguistiche nella nostra regione».
«Il lavoro del Corecom – ha concluso il presidente del consiglio regionale – rappresenta un nuovo importante tassello sotto il profilo istituzionale, proponendo un progetto che lega assieme ai media calabresi la possibilità l’importanza delle minoranze linguistiche nella nostra regione».
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