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Polizia, Gabrielli: «A Catanzaro cento uomini in più» – VIDEO

Il capo della polizia: «Mantenuto Questura in prima fascia, è un territorio difficile». Il ringraziamento a Gratteri e l’allarme per gli organici

Pubblicato il: 30/01/2019 – 16:26
Polizia, Gabrielli: «A Catanzaro cento uomini in più» – VIDEO

CATANZARO «Abbiamo rideterminato gli organici della Polizia di Stato in Italia. Ho voluto mantenere la Questura di Catanzaro in prima fascia che credo necessiti in questa realtà e perciò avrà un incremento di un centinaio di uomini. È una sfida. Questo è un territorio difficile, complicato, la ‘ndrangheta è la criminalità più pervasiva a livello mondiale». Ad annunciarlo è stato il capo della polizia Franco Gabrielli oggi a Catanzaro.
«Per lungo tempo – ha aggiunto – il problema non è stato affrontato nella sua criticità. Ecco, dobbiamo eliminare quelle sacche di quieto vivere da parte di una realtà che forse nel tempo non ha colto fino in fondo la complessità e la pericolosità di determinati fenomeni».
«Sono particolarmente grato al procuratore Gratteri – ha aggiunto Gabrielli – per la considerazione che ha rinnovato nei nostri confronti fatta di attenzioni e di deleghe di indagine. Però noi dobbiamo rispondere perché, come cerco di far capire ai miei colleghi, la credibilità non è un bene acquisito per sempre ma si conquista ogni giorno, con il lavoro e a volte anche con un operoso silenzio».

Il capo della polizia Gabrielli a Catanzaro

«GUASTI DAL BLOCCO DEL TURNOVER» Gabrielli, in Calabria per l’apertura della sezione giovanile delle Fiamme oro, specialità Judo, si è poi soffermato sui problemi di organico: «La cosa preoccupante è l’età media altissima. Nelle Questure veleggiamo tra 49 e 52 anni. Ci vorranno anni per colmare i guasti prodotti con il blocco del turnover perché servono i concorsi, serve tempo per formare gli agenti. Siccome la stragrande maggioranza degli arruolamenti è avvenuta negli anni 80 e il ciclo della vita professionale prevede che mediamente a 60 anni si vada in pensione – ha aggiunto – da qui al 2030 se ne andranno 40mila persone. Sento quelli che si sono svegliati come Alice nel Paese delle meraviglie lamentando che non ci sono agenti, come avviene anche con alcuni dell’amministrazione e dei sindacati che fanno strepiti. Non ritengo che i problemi siano irrisolvibili, anzi. Credo che il Paese e l’amministrazione abbiano enormi capacità ma ci vuole tempo, raziocinio e la consapevolezza che tutto quello che si è prodotto in negativo avrà bisogno di tempo per trovare una soluzione». «Sugli organici all’interno della Polizia di Stato bisogna dire un po’ cose per evitare di mistificare la realtà – ha spiegato ancora Gabrielli –. Nel nostro Paese – ha aggiunto – c’è stata una stagione nella quale si è detto, scritto e sottolineato che i poliziotti e i carabinieri erano troppi. All’inizio degli anni 2000 si diceva che eravamo il Paese europeo con il rapporto cittadini/operatori della sicurezza più alto. Peccato che noi avevamo le quattro mafie più pervasive, avevamo avuto un terrorismo interno che nessun altro Paese europeo aveva avuto. Peccato, e questo lo dico senza voler dare nessun tipo di giudizio, che siamo un po’ poco calvinisti, cioè la legge morale non è dentro di noi ma fuori di noi e quindi ci vuole qualcuno ogni tanto che ci ricordi che la legge va rispettata. Ecco perché in questo Paese le Forze di polizia avevano una certa consistenza. Nella stagione della finanza creativa, dei tagli lineari, si è bloccato il turnover. E tutto questo ci ha consegnato, parlo per la Polizia ma purtroppo la situazione riguarda anche i nostri colleghi dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza, una polizia che doveva essere 117mila unità e oggi è 98mila unità». I problemi, ha spiegato Gabrielli, riguardano anche le scuole di polizia. Un esempio è quella di Vibo Valentia «che per me è un presidio fondamentale ma è una scuola cartolarizzata, il che significa che nel 2023, se non si metterà rimedio, la dovremo in qualche modo dismettere».
https://www.youtube.com/watch?v=oSKHGv63clo

L’INAUGURAZIONE Gabrielli ha inaugurato la Sezione giovanile del gruppo Fiamme oro specialità judo della Questura. Presente il capo della Polizia Franco Gabrielli, accompagnato dal questore Amalia Di Ruocco, dal prefetto Francesca Ferrandino e dal procuratore vicario Vincenzo Capomolla.
«Così come in medicina – ha detto Gabrielli – c’è la chirurgia necessaria per estirpare i tumori ma esiste anche la medicina preventiva, allora è importante che la Polizia faccia prevenzione stando sul territorio, andando nelle scuole. Un altro strumento importante è lo sport. Stiamo aprendo in tutta Italia i gruppi giovanili con una particolare attenzione per quei luoghi in cui è importante aggregare i giovani e avvicinarli alle Istituzioni non soltanto dall’alto di una cattedra ma dando l’esempio, utilizzando lo strumento dello sport che, se vissuto nei suoi valori originali, è uno straordinario strumento di riaffermazione della legalità, del rispetto degli altri e delle regole».
«Con i successi che le Fiamme oro stanno ricevendo nello sport a livello nazionale si può rimarcare che si può partire da una periferia e arrivare al podio più alto di competizioni internazionali», ha aggiunto Gabrielli. 
All’evento erano presenti anche il campione Olimpico, medaglia d’oro a Sidney 2000, Pino Maddaloni, anche lui cresciuto nelle Fiamme oro, e gli allievi della scuola di judo di Lamezia Terme del maestro Enzo Failla, presidente regionale Fijlkam (federazione italiana judo). «Grazie allo sport facciamo crescere i giovani – ha detto Maddaloni -. Io e il mio collega veniamo da Scampia. Il nostro sogno era quello di entrare in Polizia e diventare esempi di speranza per intraprendere una strada diversa».

LA VISITA A CROTONE Il capo della Polizia è stato nel pomeriggio in visita alla Questura di Crotone dove ha incontrato il questore Massimo Gambino, tutti i dirigenti e funzionari della polizia, il personale, anche civile, nonché le organizzazioni sindacali. Nel corso dell’incontro, è scritto in una nota, Gabrielli «ha espresso profondo ringraziamento a tutto il personale in servizio per l’impegno profuso in un territorio particolarmente difficile come quello della provincia di Crotone, congratulandosi con tutto il personale della Questura per i lusinghieri risultati ottenuti sia sul fronte della prevenzione e repressione dei reati che su quello attinente alla gestione dell’ordine e la sicurezza pubblica». Particolare attenzione è stata poi dedicata alla logistica. Il Capo della Polizia ha, inoltre, assicurato, nell’ottica di un ripianamento dell’organico dell’intera Polizia di Stato, un incremento del personale della Questura che, nei prossimi anni, vedrà un forte potenziamento. All’incontro erano presenti anche rappresentanti dell’Anps «per cementare il sentimento di appartenenza all’Istituzione». Dopo l’incontro Gabrielli si è recato a visitare il sito dove dovrebbe sorgere la nuova struttura che ospiterà la Questura e la sezione Polizia stradale.
LA LETTERA: «UMIDITA’ NEGLI UFFICI E TURNI ESTENUANTI» «Una lettera aperta al capo della polizia Franco Gabrielli è stata consegnata stamani a Catanzaro dalla segreteria provinciale della Fsp, la Federazione sindacale di Polizia, per segnalare alcune difficoltà vissute dagli agenti nel capoluogo calabrese.«La invitiamo – è scritto, tra l’altro, nella lettera – a farsi un giro negli uffici della Questura (quella che ora è Questura in attesa della definizione dei lavori strutturali dell’edificio di piazza Santa Caterina) dove freddo e umidità sono i compagni di viaggio dei colleghi e dove appare difficile mantenere uno standard appena sufficiente di decoro. Sacrifici logistici sono stati richiesti al personale della Squadra mobile accalcato nelle stanze del Polifunzionale che per destinazione sono considerate alloggi di servizio, sacrifici sono stati richiesti anche ai sindacati che hanno diligentemente assecondato l’amministrazione entrando in condominio all’interno della struttura del Polifunzionale, dividendosi finanche le stanze. Noi vorremmo che questi sacrifici siano ripagati. E vorremmo che l’eccezionalita’ diventi ordinarieta’. Non vorremmo piu’ sentirci dire che, alla bisogna, mancano i fondi. La situazione logistica del personale appare assurda sotto molti aspetti. Anche se a noi sembra che, con uno sforzo economico in piu’, sfruttando le vaste aree del Polifunzionale e le moderne eco strutture in prefabbricato, si potrebbero sistemare diverse articolazioni in spazi nuovi senza ricercare le soluzioni interne che non soddisfano nessuno e che danno piu’ il senso di una ‘guerra fra poveri’ che di una soluzione ottimale. Si faccia un giro presso i nostri Commissariati in provincia, Commissariati ‘difficili’ come quello di Lamezia Terme o quello Sezionale di Catanzaro Lido. Non esiste solo una sofferenza di organico per il contrasto alla criminalità organizzata ma anche gli uffici Pasi lamentano forti impasse a causa del mancato turn over. Si tratta di richieste di rinforzi piccole, ma che allieverebbero le giornate lavorative del personale incardinato che, a costo zero, sempre più anziano, assicura un trend soddisfacente. Uno, due uomini. Ma nulla». «I problemi che le abbiamo evidenziato – conclude il sindacato – sono solo una parte assolutamente relativa delle tematiche che saranno affrontate nelle sedi preposte e di cui speriamo le sarà rendicontato. Ci riferiamo a future azioni presso il Commissariato di Lamezia Terme che vedranno assurgere criticità attinenti il taglio dello straordinario, l’utilizzo “allargato” del personale in reperibilità, la mancanza di attenzione a strutture particolari quali la “sala ascolto” all’interno di un ufficio di polizia giudiziaria con grave sacrificio della riservatezza e tanto altro».
 

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