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Energie alternative, Viscomi: «Penalizzati i Comuni in regola»

Interrogazione del deputato Pd alla Presidenza del Consiglio ed al ministro dello Sviluppo economico: «Premiato chi non ha rispettato la legge»

Pubblicato il: 31/01/2019 – 13:32
Energie alternative, Viscomi: «Penalizzati i Comuni in regola»

LAMEZIA TERME «Penalizzare chi ha rispettato la legge e premiare chi non l’ha rispettata: questo è la conseguenza che sul bilancio di tanti comuni avrà il comma 953 della L. 145/2018 che disciplina alcune questioni connesse alle attività di produzione energia elettrica da fonti rinnovabili. Per questo ho presentato questa mattina una interrogazione alla Presidenza del Consiglio ed al Ministro dello Sviluppo economico». È quanto ha dichiarato in una nota stampa il deputato Pd, Antonio Viscomi. «In estrema sintesi – spiega -, il comma 953 introduce nell’ordinamento due regole. In primo luogo, qualifica non più come oggetto di concessione ma come libera attività economica le attività connesse alla produzione, importazione, esportazione, acquisto e vendita di energia elettrica da fonti rinnovabili. In secondo luogo, il comma 953 fa salvi gli effetti delle convenzioni bilaterali stipulate tra operatori del settore e comuni prima del 10 ottobre 2010 disponendo che i proventi economici già pattuiti restano acquisiti al bilancio degli enti. Il fatto è che, essendosi introdotte una serie di regole stringenti nel 2010, per giurisprudenza costante, tutte le convenzioni precedenti erano da considerare nulle tanto che i comuni, almeno quelli più attenti al rispetto delle norme, hanno dovuto rinunciare ai proventi economici previsti, peraltro in modo generoso, nelle stesse convenzioni. La conseguenza è dunque evidente: chi ha rimodulato le convenzioni e si è adeguato alla legge, ha perso i proventi economici previsti dalla convenzioni; chi invece non ha rimodulato le convenzioni si trova ora beneficiato dal comma 953. Appare evidente che in tal modo è stata introdotta nell’ordinamento una sostanziale sanatoria che crea inevitabili effetti perversi, penalizzando i comuni rispettosi delle norme nel tempo vigenti e beneficiando invece gli enti che tali norme hanno rispettato». «Per queste ragioni – prosegue Viscomi – ho chiesto al governo se è a conoscenza degli effetti differenziati derivanti dall’applicazione del comma 953 citato; se ha contezza del numero dei comuni interessati all’applicazione della norma ora introdotta e se e come intende operare per ridurre le conseguenze negative dell’art. 1, comma 953, L. 145/2018 sugli enti locali che hanno rispettato le norme vigenti nel tempo – avendo provveduto, autonomamente o a seguito di provvedimento giudiziario definitivo, alla rimodulazione degli accordi bilaterali stipulati prima del 2010 – anche mediante la previsione di misure latamente compensative per il danno oggettivo derivato ai bilanci degli enti locali interessati, costretti ad eliminare dal bilancio voci di entrata prima considerate illegittime ed ora invece – a parità di condizioni – considerate legittime».

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