CATANZARO Dalle vetrate imponenti, uno dei tanti affacci su Villa Trieste si stende oltre gli alberi e i palazzi verso il mare, l’insenatura che dal Golfo di Squillace corre lungo verso Isola Capo Rizzuto diventando un grande abbraccio nello Ionio. Gli studenti dell’Accademia di belle arti di Catanzaro, che di bellezza si nutrono per crescere negli studi e nella formazione, godranno di questo panorama tutti i giorni, non appena le attività didattiche saranno pienamente funzionali e attive nella nuova sede che sarà ospitata nell’ex palazzo dell’Educandato, in pieno centro storico. «Intanto, siamo qui», dice il presidente dell’Accademia di Belle arti, Pino Soriero, ricevendo dalle mani del sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, le chiavi dell’immobile concesso in comodato d’uso gratuito dopo la procedura di completamento dei lavori con un iter complesso e non sempre agevole, ma finalmente concluso con l’ambizioso obiettivo di aggiungere un altro tassello al disegno di rilancio del centro storico del capoluogo di regione.
L’Accademia ha chiesto di accelerare la consegna dell’immobile per rispondere all’esigenza di procedere agli adempimenti necessari all’avvio del trasferimento di alcune attività didattiche e amministrative nella nuova sede, in modo da completare le procedure in tempo utile per l’inizio del nuovo Anno accademico. Prima della firma del verbale di consegna, un giro panoramico per gli studenti, «i veri protagonisti» di questa attesa tappa verso il potenziamento dell’istituzione-Accademia, assieme ai docenti e ai rappresentanti delle associazioni culturali. Con il sindaco Abramo il presidente Soriero e il direttore dell’Accademia, Vittorio Politano, e l’assessore regionale alla Cultura, Maria Francesca Corigliano, a suggellare una collaborazione virtuosa che deve guardare alla concretezza, magari velocizzando l’individuazione degli arredi necessari a rendere funzionali i 2700 metri quadrati di struttura, rifinita nei minimi dettagli con collaudi già effettuati su impianto elettrico e di riscaldamento.
«Quello che dobbiamo fare adesso è aggiungere semplicemente una cabina elettrica per rispondere alle importanti forniture di luce necessarie – ha spiegato Abramo –. Ma la ristrutturazione è conclusa e consegniamo agli studenti uno stabile all’avanguardia. La consegna dei lavori, prevista per lo scorso 31 luglio, è slittata di 4 mesi che, per quello che concerne un’opera pubblica, non sono nulla. Magari le opere pubbliche si consegnassero con questi piccoli ritardi, qualcuno ha voluto sollevare una polemica sterile e inutile che non fa bene alla città. Vogliamo fortemente valorizzare l’Accademia nel centro storico, viviamo insieme storia fatta di tante manifestazioni con i bravissimi ragazzi e una forte collaborazione istituzionale». Il sindaco ha voluto ringraziare il dirigente Tonino De Marco grazie al quale «siamo riusciti tecnicamente a impegnarci nei confronti del Nucleo di valutazione dei Fondi europei: abbiamo assunto l’impegno per la realizzazione di 27 progetti preliminari con il sistema dell’appalto integrato. È stata una missione impossibile ma ci siamo riusciti, abbiamo salvato 32 milioni di euro di finanziamento Pisu». Ringraziamenti anche ai dirigenti, alla ditta Procopio, al collaudatore Carpanzano e ai progettisti Giovanni e Domenico Angotti.
Il primo cittadino ha voluto anche anticipare fuori microfono che il centro storico sarà arricchito di altre importanti “presenze” istituzionali visto che nei locali provinciali di piazza Roma dovrebbe essere trasferito il distretto scolastico regionale che oggi è nel quartiere Lido. Ciò dovrebbe avvenire tra circa un anno, dopo la conclusione dei lavori che interessano la Questura.
«Finalmente siamo dentro, l’alta formazione artistica trova una sede d’eccellenza che non ha niente da invidiare ad altre città – ha ribadito Soriero – e l’Accademia potrà cominciare a programmare il trasferimento di alcune funzioni, attività e iniziative di attività che possano contribuire a rafforzare l’attenzione verso il centro storico proprio in una fase in cui si discute tanto della valorizzazione del cuore di Catanzaro e questa istituzione di alta formazione ha tutte le energie culturali, le competenze professionali per arricchire il ruolo del capoluogo di regione. Vedo un barlume di impegno, che può allargarsi, proprio come avviene per la luce, che comincia con l’alba e poi arriva il sole forte».
Il direttore Vittorio Politano ha voluto sottolineare il fatto che «l’Accademia di Belle arti è l’unica presenza nel capoluogo di regione per l’alta formazione artistica, musicale e coreutica. Ci sforziamo di generare cultura, e siamo sempre una agenzia educativa. Sono un artista prestato alla formazione di questi ragazzi che sono la vera ricchezza di questo territorio». Politano ha ringraziato il sindaco per la consegna delle chiavi: «Questo significa che possiamo aprire qualche porta, un accesso che ci porta a poter programmare altro, visto che come corpo docente abbiamo deciso di alzare l’asticella della formazione, per dare risposte ai nostri ragazzi, ed evitare che vadano fuori o addirittura all’estero. Se le istituzioni, in sinergia, nella direzione della concretizzazione di idee e progetti, ci sosterremo, siamo nelle condizioni di poter affermare che da questo stabile uscirà grande qualità». Una collaborazione virtuosa che deve guardare alla concretezza, magari velocizzando l’individuazione degli arredi necessari a rendere funzionali i 2700 metri quadrati di struttura, rifinita nei minimi dettagli con collaudi già effettuati su impianto elettrico e di riscaldamento.
Una qualità che l’Accademia produce già, visto che vince tutti i bandi regionali a cui partecipa, ha evidenziato l’assessore Corigliano, salutando anche le tante associazioni culturali presenti, da Italia Nostra all’Associazione Gutenberg guidate rispettivamente da Elena Bova e dal professore Armando Vitale, giusto per citare qualche esempio, e con le quali «la Regione ha iniziato a stringere una alleanza culturale per la crescita del territorio che passa attraverso preziose collaborazione. I miei complimenti vanno al sindaco Abramo – ha aggiunto Corigliano – che, al contrario di quanto accade spesso, ha dato continuità amministrativa ad un progetto di riqualificazione che risale all’amministrazione Olivo, e invece di perdere i fondi annullando l’impegno precedente, ha messo in campo e potenziato azioni importanti per la città». Ma un altro merito dell’amministrazione comunale, oltre a quello di valorizzare in questo modo «il fermento, la capacità di iniziativa, la preparazione e la genialità di questi studenti e dei docenti che hanno il merito di incanalare al meglio le loro energie», è quello di «aver voluto l’Accademia di belle arti nel cuore del centro storico. È una scelta significativa perché le città – ha concluso – i centri storici devono vivere, e possono vivere sono se ci sono le persone che respirano le atmosfere, entrano nei bar, solo se diventano centri propulsori di umanità».
Maria Rita Galati
redazione@corrierecal.it
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