CROTONE Il Partito democratico chiede “le carte” sulla nomina a dirigente di Teresa Sperlì ai sensi dell’articolo 110 del D.gls 267/2000. La richiesta riguarda il parere di conferibilità espresso dal segretario generale del Comune, Paolo Lo Moro. Il 25 gennaio scorso il sindaco di Crotone, Ugo Pugliese, ha conferito alla Sperlì l’incarico di dirigente, assegnandole i settori I e VI, proprio dopo avere acquisito il parere del segretario generale. Il dubbio sulla conferibilità nasce dal fatto che Sperlì proviene dalla società “Crotone sviluppo”, partecipata integralmente dall’ente. Lo scorso 1 febbraio il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Michele Ambrosio, ha presentato al protocollo dell’ente la richiesta, che per legge deve essere soddisfatta entro tre giorni lavorativi. L’attività del capogruppo del Pd conferma il nuovo corso dei dem rispetto alla maggioranza che governa il Comune di Crotone. Dopo due anni e mezzo di silenzi e condivisioni con la maggioranza, il Pd è passato a svolgere il ruolo di opposizione che gli elettori gli avevano dato al momento dell’elezione a sindaco di Pugliese. Al di là dell’iniziativa messa in campo dal gruppo del Pd, la nomina della Sperlì ha suscitato dibattiti e perplessità anche all’interno del palazzo comunale. Soprattutto alla luce dell’indagine aperta dalla Guardia di finanza, che sta acquisendo documenti sull’attività di “Crotone sviluppo”. La pratica per la nomina a dirigente, comunque, va avanti tanto che il dirigente Maria Teresa Timpano, responsabile del procedimento, sta acquisendo la documentazione di rito per la sottoscrizione del contratto. Sperlì, al momento della domanda, ha presentato autocertificazioni relative al possesso dei titoli. Prima di sottoscrivere il contratto, però, l’ente è tenuto ad acquisire copia dei titoli autocertificati. Questa è l’attività messa in atto in questo momento dalla Timpano, che ha anche chiesto un parere di legittimità rispetto ai rilievi che potrebbero arrivare dalla Corte dei conti. Il Comune di Crotone, infatti, ha il bilancio bloccato dalla Corte dei conti e può operare solo in regime di somma urgenza: può effettuare solo le spese ritenute indispensabili. La nomina di un nuovo dirigente ai sensi dell’articolo 110, può essere annoverata tra le attività ritenute indispensabili? Il segretario Lo Moro ha ricevuto la richiesta della Timpano, ma ancora non ha dato alcuna risposta.
Gaetano Megna
redazione@corrierecal.it
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