Premio “Don Italo Calabrò”, Irto: «Esempio straordinario»

REGGIO CALABRIA «Io non delego la mia vita… voi giovani dovete vivere e non potete rilasciare deleghe. Prendete le vostre responsabilità e portatele avanti». Sarà questo il tema della IV edizione del Premio “Don Italo Calabrò” promosso dalla Presidenza del consiglio regionale in collaborazione con la Conferenza episcopale calabra, l’Associazione Piccola Opera Papa Giovanni Onlus e con il patrocinio dell’Ufficio scolastico regionale e aperto agli studenti delle terze, quarte e quinte classi delle scuole superiori della Calabria.
«Attraverso lo studio e l’approfondimento dello studio della vita di don Italo Calabrò – ha detto in conferenza stampa il presidente del consiglio regionale Nicola Irto – vogliamo far conoscere ai giovani, alle nuove generazioni calabresi un esempio straordinario. Il riscontro ricevuto in questa iniziativa ci ha incoraggiato ad andare avanti, e ad allargarlo, dal solo istituto tecnico “Vallauri” di Reggio Calabria, alle scuole dell’intera città, successivamente, dell’intera provincia, e adesso alle scuole di tutta la regione».
«Quest’anno – ha aggiunto Irto – leghiamo alla figura di don Italo Calabrò il tema della responsabilità. Credo sia molto importante, oggi, dire ai calabresi, far capire ai calabresi di essere responsabili delle scelte che si fanno. Ed è altrettanto importante ricordare la frase emblema di don Italo Calabrò, ‘Nessuno escluso, mai’, in un’epoca come la nostra pervasa da un odio continuo, soprattutto nell’epoca del web, quella delle distanze accorciate, in cui non si parla faccia a faccia, ma attraverso una comunicazione banale, che assilla le nostre comunità, soprattutto i più giovani».
Assieme a Irto, l’arcivescovo metropolita di Reggio Calabria e Bova, mons. Giuseppe Fiorini Morosini, Franca Falduto, coordinatrice delle Consulte studentesche della Calabria in rappresentanza dell’Ufficio scolastico regionale, Mimmo Nasone, della Piccola Opera Papa Giovanni XXIII e Mario Nasone, del Centro Comunitario Agape di Reggio Calabria. Per Mario Nasone, «un’occasione per far conoscere, non solo agli studenti, ma anche ad insegnanti ed educatori il metodo di don Italo Calabrò che era quello di “accendere” nei ragazzi la voglia di cambiare, la voglia di essere protagonisti della loro vita».
Per Mimmo Nasone, che ha ricordato il premio vinto da alcuni studenti egiziani, nelle passate edizioni, «che ha consentito loro di ricevere un aiuto finanziario per i loro studi», «una grande occasione per i figli della nostra terra. Ragazzi che hanno delle risorse, portatori di doni straordinari che vanno incoraggiati e valorizzati».
Infine mons. Fiorini Morosini, che ha definito don Italo Calabrò un prete che ha mostrato la verità del Vangelo. «Ha messo in atto e annunciato il Vangelo. È questa, forse – ha aggiunto – la dimensione più bella del suo impegno, mettendo in atto quello che c’era scritto nel Vangelo. Non ha parlato ai ragazzi di Dio, ha parlato dell’uomo, insistendo con i suoi studenti a prendere consapevolezza della loro forze interiore, ad assumersi le responsabilità».
Il premio don Italo Calabrò consiste nella predisposizione di una proposta progettuale contenuta in un elaborato. Ispirandosi al tema tratto dagli insegnamenti di don Italo, gli studenti si cimenteranno nel cercare, esplorare, praticare e raccontare le sensazioni e gli apprendimenti che derivano da tale, esemplare esperienza di vita, esprimendo, altresì, le proprie aspettative per il futuro. Il concorso è rivolto alla comunità studentesca, iscritta, per l’anno scolastico 2018/2019, al terzo, quarto e quinto anno degli Istituti secondari di II grado, sia pubblici che privati paritari, presenti nel territorio della Regione Calabria. Il bando del concorso sarà presto disponibile sul sito istituzionale del Consiglio regionale e dell’Ufficio scolastico regionale.