CATANZARO Stemperare gli animi, raffreddare i conflitti, accorciare le distanze, “sminare” il campo, evitare una “guerriglia” permanente che non porta a nulla di buono. In questi ultimi giorni il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo è particolarmente impegnato a spegnere i tanti focolai che rischiano di incendiare la sua maggioranza al Comune, alle prese con tensioni e fibrillazioni più o meno grandi e più o meno serie ma comunque fastidiose. Secondo quanto riferito da fonti accreditate, Abramo in giornata avrebbe anche incontrato i due consiglieri comunali Giovanni Merante e Antonio Triffiletti, da tempo nel mirino dei big di Forza Italia, a partire dal leader Mimmo Tallini, che accusano i due di aver messo a repentaglio la vittoria dello stesso Abramo alle Provinciali, e negli ultimi giorni terminali di un duro sfogo dello stesso sindaco, che di fatto considerava i suoi fuori dal perimetro della coalizione governativa. Toni evidentemente troppo alti ed eccessivi, che avrebbero indotto Abramo a tornare sui suoi passi e a convocare Merante e Triffiletti per un confronto che – dicono i bene informati – si sarebbe dilungato per un paio d’ore alla Provincia. Ovviamente, bocche cucite di tutti e cellulari rigorosamente spenti o trillanti a vuoti, per cui è un fiorire di congetture che corrono tra le stanze della politica catanzarese. L’interpretazione più accreditata è quella che parla di un incontro utile anche se non del tutto chiarificatore, e di un Abramo interessato ad ascoltare le ragioni dei due consiglieri anche se consapevole di doversi muovere con molta cautela per non indispettire Tallini e non intaccare l’asse granitico con il consigliere regionale azzurro. A quanto si è potuto apprendere, Merante e Triffiletti, che si considerano pienamente organici alla maggioranza e a sostegno di Abramo, confiderebbero nelle prossime in un segnale tangibile di attenzione da parte del primo cittadino. Resta invece tutta sul tappeto, e tutta interna a Forza Italia, la querelle tra Merante e Triffiletti e il gruppo di Tallini e del suo fedelissimo Ivan Cardamone, vicesindaco e coordinatore forzista in città, che invece considerano i due consiglieri comunali fuori dal partito, ma questo è un aspetto che ad Abramo – sostengono molti osservatori politici – interessa relativamente. Al sindaco, invece, per come confermano fonti accreditate, preme in questa fase limitare al massimo le “sacche” di malumore nella sua maggioranza, ed evitare scene come quelle vissute nell’ultimo consiglio comunale, con due capigruppo – Giuseppe Pisano di “Officine del Sud” ed Ezio Pratico” del gruppo “Catanzaro da Vivere” espressione di Piero Aiello e Baldo Esposito a chiedere ad Abramo un vertice di maggioranza ai massimi livelli finalizzato a regolare il traffico troppo caotico e confuso del centrodestra. La richiesta sarebbe stata accolta e in questo fine settimana, probabilmente venerdì e in ogni caso prima del prossimo consiglio comunale (lunedì 11 febbraio in seconda convocazione), il centrodestra riunirà i suoi generali, colonnelli e ufficiali vari. L’obiettivo è “serrare i ranghi” prima del ritorno in aula: non sarà facile, ma è comunque possibile, e forse anche auspicabile, in un contesto in cui peraltro uno dei maggiori fattori di preoccupazione è anche extrapolitico, legato agli sviluppi dell’inchiesta della Procura di Catanzaro sull’attività delle commissioni, sui presunti rimborsi “gonfiati” alle ditte dei consiglieri dipendenti e sui gettoni di presenza dei consiglieri. Perché – come conferma un consigliere di maggioranza che al solito preferisce mantenere l’anonimato – «non saranno tanto le polemiche nella maggioranza quanto gli effetti di un potenziale terremoto giudiziario a poter determinare la fine della consiliatura».
Antonio Cantisani
redazione@corrierecal.it
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