Ultimo aggiornamento alle 11:39
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

«L'epopea (disastrosa) di Sorical»

di Uiltec Calabria

Pubblicato il: 06/02/2019 – 16:44
«L'epopea (disastrosa) di Sorical»

Sorical non è nata sotto una buona stella, nonostante la maggior parte dei lavoratori sia molto professionalizzata ed attaccata alle sue sorti future, continua nella sua opera di autodistruzione. Sia la parte pubblica che quella politica l’hanno portata prima sull’orlo del fallimento e ora una gestione senza vergogna la sta portando verso il baratro.
Nel recente passato inchieste giudiziarie di grande risonanza (Acqua Avvelenata, Gare truccate ecc.) alla fine sgonfiate per decorrenza dei termini o altri “incidenti”, hanno messo in crisi la società con l’unico risultato di un enorme dispendio economico, tale da portarla sull’orlo di un fallimento.
La Politica (parte pubblica maggioritaria) non si fece sfuggire la ghiotta occasione di fare della Società una grossa opportunità per stabilire un centro di potere (serbatoio di facili voti) su cui contare per la sistemazione economica e lavorativa dei propri adepti tutti “figli di” e “amici di”.
Si sono succeduti fior di ingegneri (“figli di” o “parenti di”), freschi di laurea e senza alcuna formazione e/o esperienza lavorativa da subito dotati di lauti stipendi e vari benefit che, invece di concorrere allo sviluppo della società, procuravano pesanti difficoltà sia economiche che tecniche; altissimi dirigenti con 3/4 lauree inesistenti (inventate alla bisogna); presidenti (mai presenti) con lauti appannaggi, macchina fuori serie e rimborsi a piè di lista praticamente senza limiti e controlli; altri presidenti che hanno piazzato chi questo/a o quello/a, in posti di alta responsabilità ma, intellettualmente, dotati di diploma forse valido per altro ma certamente non sufficiente per ricoprire quegli incarichi.
Ai giorni nostri va anche peggio.
Abbiamo assistito di recente al poco edificante episodio di “promozione” di dipendenti che prima denunciano l’azienda all’Ispettorato del Lavoro per supposte manchevolezze e omissioni sul rispetto del diritto alla sicurezza dei lavoratori e, immediatamente dopo, vengono “promossi” previo ritiro della delega al precedente Datore di Lavoro e nomina, quale nuovo Datore proprio di chi aveva denunciato.
Più trasparente di così. Se poi si considera che il denunciante “promosso” fa parte di un sindacato ed è un Rsu, è come voler affermare che è più facile risolvere il problema “promuovendo” che perder tempo e spendere soldi con i dovuti interventi. Infatti, come per magia, i problemi denunciati sono “spariti” e tutto va bene.
Tra tanti disastri prodotti dalla Politica di “transito” c’è da annotare, ad onor del vero, che, ultimamente, la stessa ha prodotto un vero e proprio “miracolo” che, se trovasse possibilità di applicazione universale, porrebbe fine a tutte le disgrazie.
È a tutti noto che la Sorical spa versa, ormai da 7/8 anni, in condizioni di “Liquidazione”, tragica condizione economica che ha messo (e tiene) tutto il personale dipendente in una condizione di “sospensione economica e sociale”. Sono anni che nessun dipendente ha possibilità di accesso a mutui e/o prestiti indispensabili per potersi comprare una casa propria da pagare con il canone di affitto e riscattare alla scadenza di pagamento del prestito (forma molto utilizzata per il recupero, seppur parziale, di pesanti costi a favore di “rendite parassitarie”). Le varie banche, appena leggono la lugubre frase “Società in liquidazione” non prendono in considerazione nessuna richiesta.
Da circa 8 anni si succedono 2 liquidatori (1 in conto socio privato e 1 in conto pubblico). Tutti possono prendere atto dei rispettabili indennizzi annui e anche dei vari benefit di contorno che gravano, in modo pesante, sui magri introiti della società. Sono note, infatti, le gravi difficoltà della spa ad incassare i crediti per le forniture di acqua a Comuni sull’orlo del dissesto finanziario.
A nessun politico e a nessuna Procura della Repubblica è mai sorto, più o meno spontaneo, il dubbio: ma quanto tempo occorre a dei “liquidatori” (si presume esperti professionisti e intellettualmente preparati per il lavoro da compiere) per, appunto “liquidare” una spa?
Il miracolo che, a dire il vero sarebbe più una “scoperta” fatta dalla Sorical spa, consiste nel aver scoperto che la fonte di ogni umana scienza risiede proprio nelle possibilità infinite della Politica. Basta farsi eleggere, più o meno “regolarmente” per diventare automaticamente “onnisciente” ovvero conoscitore di tutto lo scibile umano.
È così, infatti, che, da semplice politico ci si trova disinvoltamente a ricoprire il ruolo di “liquidatore” di una spa, ruolo per il quale un normale cittadino pensa sia “indispensabile” il possesso di specifiche competenze, magari di livello universitario.
Noi pensiamo che i danni fin qui prodotti siano tanti e ritorneremo presto sull’argomento con fatti certi e inconfutabili.
Se ne sarà accorto anche il presidente della giunta regionale Oliverio o adesso ha altre cose a cui pensare?
Se tiene un poco a cuore Sorical, rimuova al più presto il suo fido scudiero che tutto fa, tranne che pensare a Sorical.

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x