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Nasce nel Vibonese il primo archivio-museo sindacale d'Italia

CATANZARO Le lotte dei braccianti negli anni del Dopoguerra, le battaglie per l’industrializzazione della Calabria degli anni Settanta, le grandi manifestazioni contro le gabbie salariali e per lo …

Pubblicato il: 06/02/2019 – 16:01
Nasce nel Vibonese il primo archivio-museo sindacale d'Italia

CATANZARO Le lotte dei braccianti negli anni del Dopoguerra, le battaglie per l’industrializzazione della Calabria degli anni Settanta, le grandi manifestazioni contro le gabbie salariali e per lo sviluppo. Decenni di lotte per il lavoro in Calabria troveranno spazio nel primo museo sindacale d’Italia sotto forma di documenti, volantini, manifesti, fotografie, articoli di stampa, lettere. L’iniziativa è di Bruno Congiustì, ex sindacalista della Cgil, che da anni raccoglie materiale sull’attività dei sindacati e dei partiti della sinistra. Una preziosa e voluminosa documentazione troverà adeguata sistemazione a San Nicola da Crissa, piccolo centro del Vibonese, dove Congiustì vive e sta allestendo la struttura dopo anni di certosino lavoro, in locali di sua proprietà. Quello che vuole creare non è soltanto un archivio, ma un vero e proprio museo in cui ci sarà posto anche per i cimeli del movimento sindacale, come le tessere dei lavoratori o le bandiere. In molti uffici provinciali delle centrali sindacali esistono degli archivi sulle vertenze locali, ma un vero e proprio museo no.
«In tanti anni di attività sindacale – spiega Congiustì all’Agi – ho raccolto almeno 2.000 volantini ed altrettanti manifesti, oltre a fotografie ed altro materiale, che ho pazientemente catalogato. Né la Cgil né altri sindacati hanno un archivio in Calabria. Ho rimesso in ordine tutti i documenti che erano nella sede della Cgil di Catanzaro, ma anche molta documentazione di cui sono venuto in possesso durante incontri, riunioni e comizi in vari centri della regione».
Negli spazi del museo troveranno collocazione decine di lettere scritte da sindacalisti, spesso contadini semianalfabeti, a testimonianza dell’arretratezza del Mezzogiorno negli anni più duri della ricostruzione post bellica. Un vero e proprio specchio dei tempi che testimonia, però, la vivacità del movimento sindacale nella regione più povera d’Italia.
Congiustì è stato spinto a concretizzare il progetto dall’Università delle Generazioni, fondata da Domenico Lanciano, che spiega com’è nata l’idea: «Più che un museo sarà un vero e proprio “Museo Archivio Biblioteca” sindacale. Il primo in Italia che accolga tutte le sigle e le esperienze sindacali, organizzate o spontanee. Esistono archivi, biblioteche e musei dedicati o intestati a guide e personaggi del sindacalismo, come la “Fondazione Giuseppe Di Vittorio” della Cgil a Roma, ma un museo no. La prima “MAB Sindacale” italiana – continua – utilizzerà intanto il materiale raccolto in decenni d’intensa attività svolta a favore dei lavoratori dallo stesso Congiustì, nato il 20 giugno 1949 proprio a San Nicola da Crissa, sulle propaggini delle Serre di monte Cucco, luogo definito nel 1852 dal re di Napoli Ferdinando II di Borbone “il balcone delle Calabrie” per la vastissima visuale che va dalla Campania di Sapri alla Sicilia dell’Etna e delle isole Eolie. Uno dei primi reperti che faranno ingresso nel museo sarà un “gilet giallo” autentico francese».
Lanciano sta già scrivendo a tutte le organizzazioni sindacali, italiane ed estere, «perché prestino attenzione a tale iniziativa che – dice – onora i lavoratori e sindacati e che sarà sicuramente utile alle presenti e alle future generazioni di ogni nazione».
Chiede a tutti i sindacati, ai lavoratori e alle istituzioni di realizzare un “MAB sindacale” in ogni provincia d’Italia, «per attrarre – dice – studiosi e turisti di ogni genere e nazionalità e, soprattutto, perché non svanisca la memoria umana e storica del lavoro, dei lavoratori e dei loro sindacati». Congiustì, che è anche scrittore e porta avanti dal 1995 il quadrimestrale “La Barcunata” di cui è fondatore e direttore, vorrebbe inaugurarlo in occasione del prossimo primo maggio, festa dei lavoratori, e comunque entro l’anno in corso. Invita tutti coloro i quali fossero interessati ad arricchire il già cospicuo patrimonio documentario di questo primo museo sindacale italiano. «Sono orgoglioso – aggiunge – che questa idea possa realizzarsi nella derelitta Calabria e non in una delle regioni del Nord».

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