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Provinciali, Guglielmelli contrattacca: «Creata lista dell'inciucio»

Il segretario cosentino del Pd rivendica l’esclusione di Ambrogio e critica i fautori della seconda formazione: «Ora spieghino quali interessi ci sono»

Pubblicato il: 06/02/2019 – 12:24
Provinciali, Guglielmelli contrattacca: «Creata lista dell'inciucio»

COSENZA «Queste elezioni provinciali passeranno alla storia come le elezioni delle liste dell’inciucio, dello scambio, del baratto». Inizia così il post su Facebook con cui il segretario provinciale del Pd cosentino, Luigi Guglielmelli, ritorna sulla querelle interna legata alla composizione delle liste per le Provinciali di Cosenza (ve ne abbiamo parlato qui), con l’iniziale esclusione di Marco Ambrogio e il suo successivo reintegro nella formazione allestita dal consigliere regionale Giuseppe Giudiceandrea.
«Come segretario – scrive Guglielmelli – ho motivato in una commissione di partito legittimata dalla Direzione perché Marco Ambrogio non poteva essere candidato ovvero perché con le sue dichiarazioni e comportamenti aveva e sta favorendo il candidato di Forza Italia alla Regione Calabria. Ho anche detto che se era vero il contrario poteva ripartire dall’opposizione ad Occhiuto a Cosenza e poteva dare una mano al partito per contrastare la sua amministrazione. Ma da militante, nè da candidato alla provincia nè da candidato al Comune tantomeno da sindaco. L’ho detto pubblicamente e l’ho comunicato a tutti i livelli del partito. La seconda lista, la fantasmagorica seconda lista, invece, era chiusa la sera prima per i candidati uomini e la mattina della presentazione è stata mia premura chiedere se la lista era pronta, sollecitandone la presentazione immediata. Nessuno mi ha mai comunicato che nella lista era stato cacciato un candidato e inserito Ambrogio, nessuno ha avvertito la necessità di avvertirmi, nessuno mi ha guardato negli occhi quella mattina. Quella seconda lista l’avevo accolta per non rischiare di essere accusato sempre io di non voler costruire l’unitá con altri importanti esponenti del centro sinistra».
«L’ho fatto – continua Guglielmelli – favorendo la raccolta firme e sollecitando forze civiche a dare un contributo. L’ho fatto con trasparenza e correttezza ed oggi capisco anche con estrema ingenuità.
Il presentatore ha il dovere di verificare la composizione della lista ed avvisare i vertici politici di eventuali cambiamenti fatti la notte o la mattina. Dal momento che insieme si era costruito la lista, era dovere di chi la presentava avvisare il Pd ovvero il sottoscritto. Così non è stato. Questi sono i fatti! Politicamente chi ha materialmente apposto il nome di Ambrogio sulla lista deve spiegare perché lo ha fatto, per quali motivazioni, per quali interessi. Io sono amareggiato per l’immagine che viene percepita dall’esterno dal nostro partito ma mi sento con la coscienza pulita. Ho sbagliato a fidarmi. Ho sbagliato ma non potete cambiare la verità; non potete far passare i criminali per vittime e le vittime per criminali. Questo non vi è consentito».

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