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Rsa di Panettieri, lavoratori in piazza in attesa dell'incontro con Cotticelli – VIDEO

Dopo la manifestazione davanti alla Prefettura di Cosenza fissato il vertice con il commissario alla Cittadella. «I dipendenti avanzano molte mensilità ma nonostante tutto svolgono il loro lavoro»….

Pubblicato il: 11/02/2019 – 13:03
Rsa di Panettieri, lavoratori in piazza in attesa dell'incontro con Cotticelli – VIDEO

COSENZA L’incontro chiave per risolvere la vertenza dei lavoratori della Rsa “San Carlo Borromeo” di Panettieri potrebbe avere luogo mercoledì, quando alla Cittadella regionale Salvatore Parrotta, sindaco del Comune del Cosentino, incontrerà il commissario alla sanità Saverio Cotticelli. Un appuntamento, quello fissato a Catanzaro, che il primo cittadino è riuscito a strappare al termine di una riunione in Prefettura a Cosenza mentre davanti al palazzo di governo lavoratori e familiari dei pazienti della struttura manifestavano animatamente in attesa di una risposta certa. Animi più distesi, ma non troppo: le sorti di oltre venti dipendenti, che avanzano dalle 7 alle 17 mensilità di stipendio, dipendono dagli esiti della riunione. Snodo fondamentale nella vicenda è la revoca dell’accreditamento regionale alla Se.Gi ed il contestuale riconoscimento al gruppo iGreco, vincitore del bando per la gestione della San Carlo Borromeo che attende gli esiti della vertenza.
I CONTORNI DELLA VICENDA Perché è coinvolto direttamente il primo cittadino? Perché la struttura sanitaria è di proprietà del Comune. Da circa dieci anni l’immobile di Panettieri, attraverso la società che ne ha la gestione, è destinato alla cura dei pazienti che affidano ai professionisti che ci lavorano le cure dei propri familiari. «Scaduto il contratto di affitto la società concessionaria dell’appalto ci ha detto che non era interessata a continuare, quindi abbiamo predisposto un bando di gara – spiega Parrotta – al quale hanno però stranamente partecipato». La Se.Gi di Andrea Guccione, oltre alle mensilità arretrate, dovrebbe anche saldare dei debiti nei confronti di diversi fornitori. «Abbiamo prorogato la gestione in attesa dell’espletamento delle formalità dell’avviso pubblico – continua il sindaco – e la Se.Gi. nel frattempo ha fatto dei ricorsi al Tar che i giudici hanno rigettato. In tutto questo tempo si sono generati nei confronti dell’amministrazione comunale anche dei debiti per la locazione dell’immobile che abbiamo potuto risolvere solo con delle ingiunzioni di pagamento. Ma la questione poi si è riproposta nel mese di ottobre». Il nuovo bando di gara è stato dunque aggiudicato dal gruppo iGreco: gli imprenditori di Cariati hanno vinto l’asta al rialzo per avere la struttura e dovranno versare nelle casse comunali 55mila euro all’anno. «Sono pronti ad iniziare a lavorare – conclude Parrotta -, serve la firma che riconosca l’accreditamento ai vincitori del bando e revochi quella della Se.Gi. Molto dipenderà dall’incontro con il commissario che siamo riusciti ad ottenere grazie ad un delicato confronto istituzionale».
UNA COMUNITÀ IN DIFFICOLTÀ Panettieri è l’ultimo paese della provincia di Cosenza: 330 abitanti di cui più di 20 impiegati nella struttura. «Chiusa l’R.s.a. chiuso il Paese», è scritto sullo striscione esposto dai lavoratori. «I dipendenti avanzano molte mensilità ma nonostante tutto svolgono il loro lavoro con senso di abnegazione e professionalità – spiega Angelo Scarcello, sindacalista della Cisl -. Abbiamo avuto con l’azienda diversi incontri per cercare di recuperare gli stipendi ma il percorso si è puntualmente interrotto». Infatti, i lavoratori denunciano che non è stata rispettata la transazione per il recupero degli stipendi stipulata con l’ispettorato del lavoro e che «al posto di diminuire gli arretrati aumentavano». Non ci sono solo questi aspetti a preoccupare sindaco e lavoratori. «Paghiamo regolarmente le nostre quote – dicono i figli dei pazienti curati nella “San Carlo Borromeo” -. Vorremmo sapere perché i lavoratori non vengono pagati con la stessa regolarità con cui noi paghiamo la nostra mensilità». Una comunità locale dunque priva di una forte fonte occupazionale. «Molti di noi sono monoreddito – spiegano i lavoratori -. Diventa davvero difficile soddisfare le nostre esigenze quotidiane. Nonostante tutto facciamo il nostro lavoro perché crediamo in quello che facciamo e rispettiamo i nostri pazienti».
https://www.youtube.com/watch?v=2uhl9daNtjA

Michele Presta
m.presta@corrierecal.it

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