ROMA «Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, ha firmato il decreto interministeriale con cui vengono ripartiti più di 3,8 miliardi di euro per il trasporto pubblico locale. Alla Calabria andranno circa 167 milioni, risorse necessarie per lo sviluppo e la crescita dei servizi. Il governo ha dunque fatto la sua parte, ora l’auspicio è che la Regione Calabria faccia la sua e sia in grado di spendere al meglio questi fondi». È quanto dichiara la deputata del Movimento 5 Stelle Federica Dieni, che aggiunge: «Il decreto firmato da Toninelli è un’anticipazione dell’80% del Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del tpl, anche di quello ferroviario. Il potenziamento del trasporto pubblico locale – continua la parlamentare – è uno degli obiettivi prioritari di questo governo, che ha assegnato alla Calabria il 4,28% del riparto nazionale, un ulteriore segno dell’interesse dell’esecutivo verso una regione che ha bisogno di ripartire anche per mezzo dei suoi sistemi di trasporto e dei servizi erogati ai cittadini».
«Personalmente – aggiunge Dieni –, mi ritengo particolarmente soddisfatta per il risultato raggiunto, ma non posso nascondere la preoccupazione per l’esito finale di questo finanziamento. La Regione Calabria, in questi anni, ha troppe volte dimostrato di non essere in grado di spendere l’ingente mole di risorse statali e comunitarie di cui poteva disporre, a causa di una classe politica e dirigente spesso non all’altezza del compito richiesto. Mi auguro che, stavolta, l’esito finale sia diverso e che la Regione, il suo presidente e il suo assessore ai Trasporti dimostrino di essere capaci di utilizzare al meglio le risorse assegnate. Non ci sono più alibi: il governo ha ribadito, per mezzo di atti concreti, la sua volontà di sostenere lo sviluppo della Calabria; ora tocca alla politica regionale rimboccarsi le maniche per evitare nuovi e ingiustificati sperperi».
BEVACQUA: «DIENI NON DICE NULLA DI NUOVO» «La deputata M5S Dieni annuncia trionfalmente che la Calabria riceverà 167 milioni per il Trasporto pubblico locale, quasi si trattasse di una notizia epocale: dimentica, però, di dire che si tratta della normale quota, che non è stata aumentata neppure di un euro, riferita al Fondo nazionale». Lo afferma, in una dichiarazione, il consigliere regionale Mimmo Bevacqua. «La ripartizione annuale spettante alla nostra regione del fondo statale per il TPL – aggiunge – si aggira da anni sui 220 milioni, per cui il ministro Toninelli non ha fatto altro che confermare le risorse già disposte da chi lo ha preceduto. Piuttosto, la deputata Dieni farebbe bene a chiedere perché, nell’ambito delle trattative in corso per l’autonomia differenziata, il Ministero dei Trasporti abbia firmato un accordo che concede a Veneto e Lombardia una quota fissa del Fondo nazionale per il Trasporto pubblico locale: una quota che non sarà, come avvenuto sino ad oggi, determinata anno per anno, ma è stata fissata senza discuterne con le altre regioni».
«L’accordo in questione – dice ancora Bevacqua – è parte integrante di quella strada silenziosa e misteriosa che il Governo (in particolare, il ministro leghista Stefani) e le tre Regioni richiedenti (Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna) stanno percorrendo e che condurrà alla presentazione davanti al Parlamento di tre intese già chiuse, concluse e firmate: le Camere dovranno approvare o respingere, senza possibilità di discussione o di presentare emendamenti. Sono questi i rischi del cosiddetto regionalismo differenziato, per denunciare i quali mi sto spendendo da mesi e in relazione ai quali, il prossimo 15 febbraio, abbiamo invitato a Lamezia, al Grand Hotel, le forze sociali economiche e politiche della Calabria, per un incontro organizzativo che definirà le iniziative da mettere in campo e i modi più opportuni per coinvolgere tutte le regioni meridionali. Abbiamo l’ambizione di dare voce alle energie migliori di una Calabria capace da fare da apripista per l’intero Mezzogiorno».
«Per questo – conclude il consigliere regionale – mi farebbe piacere fosse presente l’on. Dieni e la delegazione dei Cinque stelle: per chiedere un impegno concreto volto a evitare che il M5s si renda complice della sciagurata firma di accordi che determinerebbero una secessione di fatto».
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