CATANZARO Si è svolta oggi a Roma la Conferenza delle Regioni alla quale hanno partecipato, in rappresentanza della Calabria, l’assessore regionale al bilancio Mariateresa Fragomeni e il delegato alla salute Franco Pacenza.
Insieme ad una serie di provvedimenti, la Conferenza ha deliberato anche su due importanti argomenti in materia sanitaria: la cornice politiche su cui articolare il nuovo patto della saluta 2019-2021 e il riparto del Fondo sanitario nazionale 2019.
Al termine della riunione della Conferenza delle Regioni, l’assessore Fragomeni e il delegato Pacenza esprimono la loro soddisfazione «perché – dichiarano – la cornice del nuovo patto per la salute, oltre a richiamare una proficua e rispettosa collaborazione istituzionale tra lo Stato e le Regioni, pone una serie di argomenti su cui costruire il nuovo patto, tra cui l’adeguamento delle risorse finanziarie necessarie a garantire una uniforme attuazione dei livelli essenziali di assistenza, anche alla luce dei grandi mutamenti demografici in atto, mettendo in campo processi innovativi con l’utilizzando nuove tecnologie al fine di garantire sempre più una mobilità degli operatori sanitari e non dei pazienti. Ma anche attraverso il definitivo superamento della stagione dei commissariamenti e dei Piani di rientro con strumenti di controllo appropriati ai bisogni di salute e tramite azioni di “affiancamento” e di supporto da parte dello Stato alle regioni in difficoltà».
Per quanto riguarda il riparto del Fondo sanitario nazionale, la Conferenza ha proceduto in premessa ad un aggiornamento dei flussi demografici che vede una contrazione nell’intero Paese di 105.472 unità in meno tra il 2017 e il 2018 pari allo 0,17% dell’intera popolazione. La Calabria diminuisce di 8.441 unità corrispondente allo 0,43%.
«La Calabria – specifica il delegato Pacenza – registra un incremento del fondo sanitario regionale indistinto di circa 22 milioni di euro, che sommati al contributo straordinario sulla mobilità sanitaria di 15 milioni di euro ed all’abbattimento del conguaglio di mobilità passiva 2014 pari a 8 milioni di euro, determina complessivamente un incremento di circa 45 milioni di euro. È questo un dato confortante di incremento del fondo sanitario regionale in termini assoluti che, combinato con una verifica puntuale sulla mobilità sanitaria passiva per gli anni 2014-2018, potrà consentire un abbattimento significativo del debito in materia di mobilità sanitaria passiva».
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