CATANZARO «La notizia apparsa oggi sugli organi di stampa circa la disponibilità di 167 milioni di euro per la Calabria per il trasporto pubblico locale è in realtà una “non notizia”». Lo afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture, Roberto Musmanno, replicando alla parlamentare del Movimento 5 Stelle, Federica Dieni. «Niente di straordinario. Nulla di nuovo. Ciò che viene annunciato come un nuovo finanziamento per il trasporto pubblico locale – spiega Musmanno – è in realtà la firma del decreto interministeriale che, come ogni anno, ripartisce tra le regioni il Fondo nazionale trasporti. La ripartizione del Fondo è attività che impegna il Ministro dei Trasporti esattamente come è avvenuto lo scorso anno e l’anno precedente e l’anno precedente ancora, a partire dal 2013. È prassi, è normale amministrazione. Ogni anno il Fondo nazionale trasporti viene ripartito allo stesso modo tra le Regioni come contributo ai costi per il sistema di trasporto pubblico locale. Alla Calabria da sempre tocca una quota pari al 4,28% del totale. Dunque ci si chiede: dov’è la notizia? Nessuna percentuale è variata. Neanche un euro è stato aggiunto». Musmanno inoltre definisce «fuori luogo e chiaramente frutto di un fraintendimento l’invito alla Regione a spendere per intero le risorse. La quota del Fondo nazionale trasporti trasferita dallo Stato è spesa ogni anno fino all’ultimo centesimo. E non potrebbe essere altrimenti, visto che non è sufficiente a coprire i costi dei servizi di trasporto pubblico attualmente erogati. Tant’è vero che la Regione integra con fondi propri di bilancio le risorse statali. Sarebbe stata una notizia, invece, se il Governo – prosegue l’assessore regionale – avesse finalmente emanato un provvedimento capace di incrementare il Fondo nazionale trasporti, quantomeno per adeguarlo al tasso di inflazione, del quale è obbligatorio il riconoscimento nei contratti di servizio. Ogni anno la Regione è obbligata per legge ad aumentare in proporzione all’inflazione i compensi pagati alle aziende che effettuano i servizi di trasporto. A fronte di questo aumento di costi, però, la Regione riceve dallo Stato sempre la stessa cifra, se non addirittura ridotta a seguito di tagli imposti a livello nazionale. Una situazione insostenibile a medio-lungo termine». Musmanno dice ancora: «È una notizia, invece, che la Regione Calabria abbia approvato, nel 2018, il livello dei servizi minimi del trasporto pubblico locale, cioè il documento di programmazione che definisce i servizi da garantire al territorio sotto qualsiasi condizione. Non era mai stato fatto dalla nascita della Regione. È una notizia – osserva l’esponente della Giunta – che la Regione per sopperire alla mancanza di risorse nazionali, per il triennio 2019-2021 abbia incrementato le risorse autonome per il trasporto pubblico da 27 milioni a 33 per il 2019 e quasi 40 milioni di euro per il 2020 e 2021. Maggiori risorse statali avrebbero già consentito di sottoscrivere il contratto quindicennale con Trenitalia, sul quale si sta lavorando da mesi. A parità di servizi offerti il costo del contratto proposto da Trenitalia è più elevato ed è uno sforzo titanico – conclude Musmanno – far quadrare i costi del contratto senza tagliare i servizi».
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