Cosenza, uno scaffale di libri per il reparto di Cardiologia

COSENZA Scaffali pieni di libri, per tutti i gusti: dai romanzi alla poesie. È solo uno dei tanti tasselli che compongono il puzzle di umanizzazione dell’ospedale civile di Cosenza. Una struttura che cambia sì nell’aspetto, ma anche nella sostanza umana dei reparti. Non ci sono solo gli spazi della medicina ma anche quelli dove i pazienti possono trovare attimi di evasione. Con questo spirito è stata inaugurata la sala di lettura all’interno del reparto di Cardiologia guidato dal dottore Francesco De Rosa. “Lo scaffale del cuore”, realizzato nell’ambito del progetto nazionale “Si va in biblioteca”, promosso dal Club Soroptimist International d’Italia di Cosenza e dall’Avo regionale è per il direttore del reparto un luogo dove «trovare delle “medicine introvabili”». «Non si trovano negli scaffali della farmacia – aggiunge De Rosa – ma in ambienti come questi nati dalla collaborazione con chi vuole dare una mano concreta per rendere il nostro ospedale». Non rimangono solo i libri appoggiati alla parete e custoditi nello scaffale, tra il reparto di cardiologia e le associazioni il dialogo è continuo e porterà alla realizzazione di diversi eventi durante l’anno. «Questo è un traguardo che ci rende orgogliosi – dice il presidente del Club Soroptimist International, Rosita Paradiso -. Le nostre associate e le case editrici calabresi hanno donato i libri senza esitare». Avo, da oltre 30 anni, collabora con l’ospedale civile di Cosenza. «Il dottore De Rosa ci ha aperto non solo le porte del reparto ma il cuore – spiega la referente regionale Angela Maria Cundari -. Questo progetto non ci ha trovato impreparati, avevamo chiesto da tanto una sala per trovare uno spazio da dedicare a chi non è costretto alla degenza a letto». Intanto, continua il progetto “Si parla di cuore”. «La nostra è una campagna di informazione sulle patologie cardiovascolari nelle donne – spiega Marisa Ammerata Feraco -. Spesso, si pensa che a causare decessi siano i tumori, ma in realtà sono le patologie cardiovascolari».
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