VIBO VALENTIA La Procura generale di Catanzaro ha chiesto alla Corte d’Assise d’Appello cinque ergastoli ed una condanna a 20 anni di reclusione per gli imputati del tentato omicidio e poi dell’omicidio di Giuseppe Matina, alias “Gringia”, fatti di sangue commessi a Stefanaconi, centro confinante con Vibo Valentia, nel dicembre 2011 e nel febbraio 2012 nell’ambito della faida che ha insanguinato il Vibonese. La condanna all’ergastolo è stata chiesta per: Giuseppina Iacopetta, vedova del boss di Stefanaconi, Fortunato Patania; Giuseppe Patania; Nazzareno Patania; Saverio Patania; Salvatore Patania, tutti figli di Fortunato Patania e Giuseppina Iacopetta. Per Nicola Figliuzzi di Sant’Angelo di Gerocarne, la richiesta di pena formulata dalla Procura generale ammonta invece a 20 anni. Altri omicidi per la medesima faida sono stati già oggetto di un separato procedimento penale così come quello per associazione mafiosa.
x
x