CATANZARO «Adottato un altro provvedimento concreto di politiche attive del lavoro voluto dalla Giunta regionale guidata dal presidente Mario Oliverio, ed in particolare dall’assessore regionale al ramo Angela Robbe, a sostegno dell’inserimento lavorativo e dell’inclusione sociale delle persone in condizione di fragilità e vulnerabilità». Lo comunica una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale. «Si tratta dei tirocini di inserimento/reinserimento – aggiunge – finalizzati all’inclusione sociale, all’autonomia delle persone e alla riabilitazione in favore delle persone prese in carico dal servizio sociale professionale e/o dai servizi sanitari competenti. Di fatto, la Regione Calabria, con delibera della Giunta n. 472 del 29 ottobre 2018, ha recepito l’Accordo del 22 gennaio del 2015 adottato in sede di Conferenza Stato-Regioni, e con successivo Decreto dirigenziale n. 1527 del 12 febbraio 2019, ha adottato i principi e i criteri applicativi per i Tirocini di inclusione e ha approvato gli allegati inerenti alla Convezione, al progetto personalizzato, all’attestazione dei risultati e al dossier individuale».
«Questo significa che i tirocini in questione – ha spiegato l’assessore Robbe – che rientrano tra le misure di politica attiva del lavoro a sostegno dell’inserimento lavorativo e dell’inclusione, sono pienamente operativi. Il tirocinio è uno strumento di contrasto alla povertà, uno strumento di sostegno attivo alle persone, e nasce per offrire opportunità di sostegno economico ma anche di socializzazione in contesti lavorativi per quelle persone che si trovano temporaneamente o definitivamente prive di condizioni per entrare/rientrare nel mondo del lavoro. I tirocini di inclusione – ha infine aggiunto l’assessore al Lavoro – sono previsti all’interno del Piano regionale di contrasto alla povertà 2018-2020, adottato da Regione Calabria con delibera della Giunta regionale 381/2018, e vanno intesi come forme di sostegno e accompagnamento all’uscita dalla povertà».
I tirocini consistono in un periodo di inserimento in un contesto lavorativo finalizzato alla inclusione sociale, sulla base di un “progetto personalizzato”, volto all’inclusione sociale delle persone prese in carico dal servizio sociale professionale e/o dai servizi sanitari competenti e che prevede la corresponsione di un’indennità che costituisce un sostegno di natura economica.
Tali sostegni sono attivabili per un periodo non superiore a ventiquattro mesi e possono essere ripetuti o prorogati solo in seguito ad attestazione da parte del servizio sociale pubblico che ha in carico la persona.
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