«In questi giorni sembra che a far notizia siano soltanto i cambi di residenza finalizzati ad ottenere il reddito di cittadinanza. Certo si tratta di beceri escamotage utilizzati da alcuni “furbetti” per sfoltire i propri “stati di famiglia” e, quindi, per abbassare il reddito. Il tutto nel tentativo di riuscire ad accaparrarsi i fatidici 780 euro mensili. Eppure a Sellia Marina potrebbero essere ben altre le ragioni che alimentano le numerose richieste di trasferirsi nella ridente cittadina jonica. “A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si indovina”, diceva qualcuno, per questo c’è chi pensa che le circa 50 richieste di trasferirsi, potrebbero nascondere qualcosa di poco chiaro».
Il Codacons chiede al Prefetto di verificare la regolarità di decine di passaggi di residenza “sospetti”, registrati negli ultimi giorni nel centro ionico dove, tra poco più di due mesi, si tornerà alle urne per l’elezione del nuovo sindaco ed il rinnovo del Consiglio comunale.
«Chiediamo all’amministrazione comunale la massima trasparenza – sostiene Francesco Di Lieto del Codacons – sottolineando come sia obbligatorio per il responsabile del procedimento dell’ufficio anagrafe segnalare in Procura ogni possibile abuso. Tale obbligo deriva direttamente dalla legge nr. 35 del 2012, che ha introdotto modifiche alla procedura di cambio di residenza.
Inoltre è previsto che entro 45 giorni dalla ricezione della richiesta di trasferimento, la Polizia Municipale provveda ad effettuare scrupolose verifiche, al fine di accertare che il soggetto sia effettivamente presente nell’immobile dichiarato. Se non viene trovato nell’abitazione, il comune deve comunicare un preavviso di rigetto e se un ulteriore controllo dovesse dare ancora esito negativo, si dovrà procedere a segnalare l’accaduto alla competente autorità di pubblica sicurezza».
«Potrebbe trattarsi di un fenomeno di migrazione elettorale – prosegue la nota del Codacons – diffuso nei piccoli centri, soprattutto alla vigilia delle elezioni comunali, finalizzato a condizionare il voto amministrativo».
«Ad insospettire è stato – prosegue Di Lieto – un insolito via-vai dall’Ufficio Anagrafe del Comune, da parte di soggetti smaniosi di diventare cittadini di Sellia Marina e, qualche volta, le richieste, così si narra, sarebbero addirittura presentate da soggetti “interessati” ad incentivare la “transumanza” e portare nuovi elettori».
Per sgomberare il campo da qualsivoglia sospetto il Codacons ha rivolto un appello alla Polizia Municipale per verificare accuratamente se i richiedenti abbiano fissato la propria residenza in locali ed edifici non idonei ad uso abitativo ovvero in abitazioni già occupate da altri nuclei familiari.
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