VIBO VALENTIA I militari dell’Arma e della Guardia di finanza di Vibo Valentia, che già tempo seguivano una pista sul gioco d’azzardo, sono riusciti a scoprire una bisca clandestina all’interno di un – apparentemente innocuo – circolo privato del capoluogo di provincia.
L’operazione congiunta dei carabinieri della Compagnia di Vibo e delle fiamme gialle del locale Gruppo ha avuto inizio intorno alle 20 di domenica quando i militari, circondato lo stabile e rese inoffensive le vedette, hanno fatto irruzione nel circolo cogliendo impreparati ed in flagranza i giocatori seduti ai tavoli con ingenti quantitativi di gettoni da gioco innanzi alle loro postazioni.
Il locale è stato sottoposto a sequestro così come diverse migliaia di euro in contanti custodite nella cassa del locale. Il bottino più importante è stato tuttavia l’insieme di manoscritti all’interno dei quali sono stati trovati i nomi dei partecipanti e la quota versata per poter giocare. Il particolare è stato importante perché ha consentito di escludere dall’elenco dei deferiti gli altri associati che erano presenti in quel momento all’interno del circolo.
I denunciati alla Procura di Vibo Valentia sono il legale rappresentante del circolo – giocatore di poker fama internazionale – che è accusato di esercizio aggravato giochi d’azzardo ed altre otto persone definite «facoltose» dagli inquirenti, provenienti anche da fuori provincia, che saranno invece chiamate a rispondere di partecipazione a giochi d’azzardo.
«Nel corso dell’operazione – fanno sapere gli inquirenti – sono stati acquisiti elementi che consentono di comprovare la presenza di figure organiche alla ’ndrangheta. È la prima bisca clandestina moderna, nella quale si pratica anche il cosiddetto poker texano, scoperta nel territorio della provincia di Vibo Valentia».
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