ROSE Tre involucri termosaldati contenenti quasi tre chili di cocaina. A trovarli, nei giorni scorsi, i poliziotti della Squadra mobile e della Sezione di polizia giudiziaria della Procura di Cosenza. Un ritrovamento probabilmente non casuale, quello effettuato dalla Polizia cosentina, perché la cocaina era in un canalone vicino all’edificio di Rose in cui il 14 febbraio scorso è stato scovato il latitante 39enne Francesco Strangio, considerato un broker di primo piano della droga legato ai clan di ‘ndrangheta di San Luca (qui il suo profilo). La cocaina rinvenuta a Rose, secondo la Polizia, avrebbe potuto fruttare sul mercato illegale oltre 100mila euro. Sono in corso le indagini per stabilire se la droga sia effettivamente riconducibile a Strangio.
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