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Il centrodestra catanzarese attacca la Lega: «Populisti fuori luogo»

Tre capigruppo della maggioranza di Abramo replicano ai vertici territoriali salviniani sul tema della riduzione dei costi delle Commissioni

Pubblicato il: 20/02/2019 – 15:38
Il centrodestra catanzarese attacca la Lega: «Populisti fuori luogo»

CATANZARO «Le soluzioni proposte dalla Lega per diminuire i costi della politica al Comune di Catanzaro sarebbero a tutti gli effetti, la cancellazione del significato, del ruolo, delle prerogative democratiche e di rappresentanza dei consiglieri comunali». Lo affermano tre capigruppo della maggioranza di centrodestra nel consiglio comunale del capoluogo, Andrea Amendola (Obiettivo Comune), Luigi Levato (Forza Italia) e Giuseppe Pisano (Officine del Sud). «Vorrebbero trasformare le commissioni in puri e semplici organi di ratifica di decisioni prese da altri. Possiamo comprendere – sostengono Amendola, Levato e Pisano – che gli esponenti calabresi della Lega, dal coordinatore provinciale in giù, abbiano assimilato ciò che avviene in un partito che segue senza dibattito la linea indicata dal proprio capo; o, ancora, che risentano del populismo a Cinquestelle che tanta fortuna elettorale ha portato al movimento fondato dal comico Grillo. Però non possiamo accettare lezioni morali gratuite e non richieste. Sulle commissioni consiliari, inoltre, sentiamo doveroso ricordare ai signori della Lega che l’amministrazione Abramo, di cui siamo onorati di far parte, ne ha ridotto dall’inizio il numero. E che questi organismi di rappresentanza permanente svolgono un compito prezioso, di ascolto e approfondimento, che abbraccia tutto il funzionamento dell’apparato amministrativo del Comune, e soprattutto sono aperti a tutti quelli che vogliono portare all’attenzione della politica cittadina istanze e problemi. Ridurle, come vorrebbe la Lega, a un mero organo consultivo – spiegano i tre capigruppo di maggioranza – vorrebbe dire penalizzare in maniera sostanziale un organismo di proposta e controllo». Amendola, Levato e Pisano proseguono: «Comprendiamo anche quanto sia facile, per la Lega, cavalcare in questo momento l’onda del populismo sulle commissioni consiliari. Non possiamo però accettare che questo tipo di discorso venga fatto dal segretario cittadino del partito di Salvini, Francesco Palaia, che soltanto un anno e mezzo fa era candidato consigliere comunale in una delle liste di centrosinistra. Né che dia lezioni il “riformista” Mazzei, già noto alle cronache politiche per i suoi numerosissimi cambi di casacca: se una volta si può anche cambiare idea, quando questo avviene in più occasioni va definito per quello che è, vale a dire puro e semplice trasformismo. Pensare che sia proprio lui a parlare di professionismo della politica fa ridere a crepapelle: per la serie “da quale pulpito viene la predica”. Chiefalo, Palaia e Mazzei – concludono i tre capigruppo di maggioranza – sono invitati a partecipare ai lavori delle commissioni di cui facciamo parte: vedranno da vicino cosa vuol dire essere consigliere comunale».

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