CATANZARO Sergio Abramo si carica sulle spalle la maggioranza di centrodestra al Comune di Catanzaro. È quest’immagine a sintetizzare, plasticamente, l’esito della seduta di un Consiglio comunale che, in verità, conferma le previsioni della vigilia, che riferivano di un’assemblea piuttosto routinaria. E in effetti così è stato, a parte qualche principio di incendio che Abramo ha subito spento, anche se le sue parole e il suo atteggiamento in aula hanno indubbiamente un significato politico. Sul tavolo, all’interno della maggioranza e in particolare di Forza Italia, l’ormai conclamato scontro tra i vertici azzurri guidati dal leader provinciale e regionale Mimmo Tallini e dai suoi “fedelissimi” capitanati dal vicesindaco Ivan Cardamone, e i consiglieri comunali Giovanni Merante e Antonio Triffiletti, che Tallini e gli altri big forzisti considerano fuori dalla maggioranza accusandoli di aver messo a repentaglio la vittoria di Abramo alle Provinciali di ottobre. Nelle scorse settimane, anche alla luce di una certa “sottovalutazione” da parte delle altre forze alleate al Comune, Tallini ha ruvidamente chiesto, con sollecitazioni indirizzate indirettamente allo stesso Abramo, un vertice di maggioranza finalizzato a chiarire la questione e, in buona sostanza, a estromettere defintivamente dal centrodestra Merante e Triffiletti, ma la richiesta non ha avuto ancora seguito.
Fiutando il “fuoco sotto la cenere”, uno dei leader dell’opposizione, Sergio Costanzo, di “Fare per Catanzaro”, in apertura di Consiglio comunale entra a gamba tesa nella questione, lanciandola nel cuore del dibattito: «Devo fare il mio plauso al sindaco che – afferma Sergio Costanzo – finalmente ha tenuto il punto a Tallini, e il mio plauso a Merante e Triffiletti e agli altri della maggioranza che stanno facendo altrettanto». Su queste dichiarazioni si fionda, dalla maggioranza, Manuela Costanzo, combattiva consigliere di “Obiettivo Comune”, gruppo satellite di Forza Italia, e ritenuta molto vicina a Tallini: la Costanzo infiamma all’improvviso la seduta chiedendo al sindaco Abramo «come mai Merante e Triffiletti siedono ancora con la maggioranza». Sembra l’avvio di una “guerriglia” senza rete ma Abramo, a conferma del suo nuovo stile “democristiano” (nell’accezione positiva del termine), schiva l’agguato, anche se di fatto – secondo molti osservatori politici – tendendo ancora una volta la mano a Merante e Triffiletti: «La nostra maggioranza è sempre compatta nei numeri e nella tenuta, a differenza dell’opposizione di centrosinistra sempre più smagrita. Ai miei – sostiene Abramo consiglio di non rispondere più alle provocazioni ma di concentrarci sulle pratiche. Al nostro interno ci può essere qualche discussione ma le cose ce le risolviamo noi». Un piccolo “giallo” si consuma quando Merante e Triffiletti lasciano l’aula, seguiti subito dopo da Abramo e dal presidente del Consiglio comunale Marco Polimeni: fioccano i retropensieri ma poi Merante e Triffiletti rientrano, motivando l’uscita con «l’intenzione di fumare una sigaretta», così come rientrano Abramo e anche i retropensieri. Perché da quel momento in poi dalla maggioranza di centrodestra non parlerà più nessuno, a parte Abramo, calato sempre più nei panni dell’unico “portavoce” della coalizione. Sul piano politico, la seduta del Consiglio comunale finisce qui.
Quanto al resto, ok a tutte le pratiche all’ordine del giorno e spunti polemici parecchio serrati su temi come la “Catanzaro Servizi” e le lottizzazioni a Giovino. Su queste ultimo tema è particolarmente sibillino il consigliere Eugenio Riccio, convinto che «quest’amministrazione comunale rischia di cadere solo per gli interessi economici che si muovono attorno a Giovino». Sulla “Catanzaro Servizi” vanno all’attacco ancora Sergio Costanzo, e poi Fabio Celia di “Fare” e Gianmichele Bosco di Cambiavento”, che parlano di gestione fallimentare e discriminante del personale della municipalizzata: a replicare è Abramo, che annuncia verifiche sull’organizzazione del lavoro «ma – conclude – al momento non vedo alcun accanimento né penalizzazioni alla “Catanzaro Servizi”».
Antonio Cantisani
a.cantisani@corrierecal.it
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