CATANZARO I lavoratori impegnati nei cantieri della Metropolitana di Catanzaro hanno inscenato un sit-in di protesta per denunciare la mancata sottoscrizione del protocollo di concertazione preventiva da parte della Rti Vianini-Metrofc Scarl, l’Ati aggiudicataria dell’opera. Nella mobilitazione, che rientra nello stato di agitazione proclamato nei giorni scorsi, i lavoratori sono assistiti dalle segreterie regionali e territoriali della Fillea Cgil e della Feneal Uil. Simone Celebre, segretario regionale della Fillea Cgil, ha spiegato che «la protesta nasce perché sono trascorsi ormai due anni ma, dopo una serie di sollecitazioni, con un’inspiegabile reticenza la Vianini continua a non voler firmare la concertazione preventiva, che è un atto propedeutico all’avvio del cantiere oltre che un atto previsto dal Contatto collettivo nazionale. Questo ritardo – ha aggiunto Celebre – sta anche rallentando l’esecuzione di un’opera come la Metropolitana strategica per la città di Catanzaro e per l’intera Calabria». Secondo Bruno Marte, segretario regionale Feneal Uil, «da mesi registriamo con grande disappunto una situazione che lede la dignità dei lavoratori e gli interessi dei cittadini. Per questo abbiamo chiesto alle istituzioni e alla politica di intervenire per contribuire a superare questa impasse e far partire il cantiere». Una delegazione di dirigenti sindacali e di lavoratori è stata ricevuta dai funzionari dell’Ufficio di gabinetto della Prefettura di Catanzaro: dall’incontro è emerso che entro una decina di giorni sarà convocato il tavolo di monitoraggio previsto dal Protocollo di legalità sottoscritto oltre un anno fa nell’ambito dell’appalto della Metropolitana di Catanzaro: «In questa sede – ha infine detto Celebre – auspichiamo che la Rti Vianini firmi la concertazione preventiva, altrimenti avvieremo azioni di lotta all’interno del cantiere».
https://www.youtube.com/watch?v=9V22d_c8q6s
a. cant.
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