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In casa con fucile illegale e 350 pallottole nel Reggino, arrestato

L’uomo è stato sorpreso dai carabinieri a Cosoleto. A Delianuova manette per un 20enne accusato di aver dato alle fiamme un’auto

Pubblicato il: 21/02/2019 – 12:48
In casa con fucile illegale e 350 pallottole nel Reggino, arrestato

COSOLETO Detenzione illegale di armi e munizioni. Con questa accusa i carabinieri della stazione di Cosoleto e dello squadrone eliportato Cacciatori ‘Calabria’ hanno arrestato Giuseppe Antonio Miano a Sitizano, frazione della cittadina del Reggino.
Nel corso di una serie di perquisizioni in terreni agricoli e casolari, eseguite nell’ambito di una vasta attività di rastrellamento svolta sinergicamente dai militari dell’Arma, i Carabinieri hanno rinvenuto, in un capanno di proprietà dell’uomo, un fucile e circa 350 munizioni di vario calibro occultati nel sottotetto.
L’arma e le munizioni, su disposizione dell’autorità giudiziaria, sono state sequestrate per essere trasmesse al Ris di Messina per le analisi tecniche del caso.
L’uomo, dopo gli adempimenti del caso, è stato posto allo stato di arresti domiciliari nella sua abitazione, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
BRUCIA L’AUTO A DELIANUOVA: IN MANETTE VENTENNE I carabinieri della stazione di Delianuova hanno arrestato Giovanni Marraffa, 20enne, pregiudicato, per danneggiamento seguito da incendio.
Erano le 2:30 circa della notte di mercoledì, quando i militari della Stazione di Delianuova sono intervenuti in via Emanuele per l’incendio dell’auto di una donna del luogo. I carabinieri, giunti sul posto assieme ai Vigili del Fuoco di Palmi, hanno subito avviato gli accertamenti per comprendere se le fiamme fossero di natura dolosa e per individuare il responsabile.
Essendo, sin dai primi accertamenti, emerso il possibile coinvolgimento del ventenne, i militari si sono recati presso l’abitazione del giovane, all’interno della quale sono stati rinvenuti elementi di prova che non hanno più lasciato alcun dubbio in ordine alla sua responsabilità.
Secondo una preliminare ricostruzione, il ragazzo da anni teneva comportamenti minacciosi nei confronti della vittima e della sua famiglia, che lo ha progressivamente portato ad appiccare il fuoco alla sua auto per perseguire il proprio intento intimidatorio. Il ventenne avrebbe agito da solo. I militari stanno ora verificando se sia legato ad altri episodi analoghi verificatisi recentemente in zona. Il giovane, dopo gli adempimenti di rito, è stato trasferito nella casa circondariale “Arghillà” di Reggio Calabria, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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