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Straordinari “fuorilegge” e proroghe «illegittime» all'Asp di Vibo

La Sezione di controllo della Corte dei Conti ha analizzato i bilanci 2015 e 2016 facendo emergere una lunga serie di criticità nella gestione dell’Azienda sanitaria vibonese. Ecco quali

Pubblicato il: 25/02/2019 – 17:39
Straordinari “fuorilegge” e proroghe «illegittime» all'Asp di Vibo

CATANZARO Bilanci approvati in ritardo, «considerevole» aumento dei costi per l’acquisto di beni e servizi, «frequente ricorso» alle proroghe dei contratti per alcuni servizi aziendali. È piuttosto lungo l’elenco delle criticità che la Sezione di controllo della Corte dei Conti ha accertato nell’analisi degli esercizi 2015-2016 dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia. Criticità messe nero su bianco in una deliberazione dello scorso 6 febbraio approvata dalla magistratura contabile dopo un’istruttoria avviata con le prime contestazioni e relative richieste di chiarimenti all’Asp vibonese e con la risposta dell’azienda: una risposta non convincente, visto che la Corte dei Conti osserva che «a seguito delle controdeduzioni fornite, su alcuni profili oggetto di indagine sono stati dati adeguati chiarimenti, mentre su altri permangono elementi di criticità e necessità di ulteriori approfondimenti», non potendosi «escludere la presenza di irregolarità».
GLI STRAORDINARI “FUORILEGGE” Le prime criticità riguardano la tardiva adozione del bilancio d’esercizio 2015 e 2016 dell’Asp di Vibo Valentia, il «non tempestivo adempimento dei versamenti delle ritenute», la «corresponsione di ore di straordinario in eccedenza ai limiti di legge», il «riconoscimento del debito e la liquidazione delle spese per utilizzo mezzo proprio». In sede di istruttoria, inoltre, la sezione di controllo contabile – si legge ancora nella deliberazione – «ha riscontrato la mancanza, tra gli allegati ai bilanci 2015 e 2016, dei prospetti Siope (Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici) e, come attestato dal collegio sindacale, la discordanza tra i dati Siope le scritture contabili, senza che l’ente abbia allegato al bilancio una relazione esplicativa che motivi le discrasie».
I COSTI NON CORRISPONDONO AI BILANCI Negli esercizi sotto osservazione, inoltre, secondo la Corte dei Conti emergono «numerosi scostamenti dei costi sostenuti dalla Asp rispetto al bilancio previsionale. Ciò svuota di significatività lo strumento del bilancio di previsione, che ha la finalità di consentire il controllo dei processi di spesa mediante la programmazione delle risorse da impiegare, nel rispetto del limite del budget autorizzato ed assegnato dalla Regione»: in particolare – rileva la delibera dei magistrati contabili – gli acquisti di beni, pari a euro 36.596.350,00 nel 2016, sono risultati in aumento del 6,34% (euro 41.076.308,00) rispetto alle previsioni (euro 34.415.662,00».
LE PROROGHE «ILLEGITTIME» DELLE FORNITURE Altra criticità relativa alla gestione del’Asp di Vibo Valentia sono poi – rimarca la sezione di controllo della Corte dei Conti – «le reiterate proroghe contrattuali nelle forniture dei servizi», in alcuni casi proroghe di durata quinquennale (servizio di vigilanza e digitalizzazione e informatizzazione servizi di radiologia), in altri casi, di durata triennale (servizio di verifica contabile ricette farmaceutiche nonché acquisto materiale sanitario): «Risulta con evidenza – scrivono i giudici contabili – che le proroghe intervenute, per la loro durata, non possono ritenersi “strettamente necessarie” al compimento di una nuova gara. Plurime, reiterate e illegittime proroghe violano i principi di derivazione comunitaria, della trasparenza, della concorrenza e della parità di partecipazione». È, questo, «un modus operandi assume profili di illegittimità, con conseguenti possibili profili di danno erariale», prosegue la Corte dei Conti che sul punto «invita» l’Azienda sanitaria provinciale vibonese «ad assumere tempestive iniziative correttive» e anche la Regione Calabria «a vigilare sulla Stazione unica appaltante, in considerazione del fatto che, in molti casi, le reiterate proroghe sono state causate da disfunzioni organizzative e ritardi ingiustificati della Sua e che analoghe fattispecie sono state rilevate anche in occasione dei controlli effettuati dalla Sezione sulle altre aziende sanitarie e ospedaliere».
GRAVI RITARDI NEI PAGAMENTI La Corte dei Conti, ancora, stigmatizza il fatto negli esercizi 2015 e 2016 all’Asp di Vibo Valentia «sono emersi gravi ritardi nei pagamenti. In particolare, nel 2015 i debiti verso i fornitori risultavano pari a euro 65.368.952,00 di cui euro 50.165.699,00 scaduti; l’indice di tempestività dei pagamenti si è attestato a 303 giorni, superando abbondantemente i parametri normativi. Nell’esercizio 2016 lo stock di debiti v/fornitori, pari a euro 53.464.502,00, seppur in diminuzione rispetto al 2015 (euro 65.368.952,00) presenta circa il 96% dei debiti scaduti (euro 51.848.582,00 in valore assoluto); i tempi di pagamento sono pari in media a 134 giorni. Gli interessi moratori maturati – rileva la magistratura contabile – sono stati ingenti, raggiungendo la punta di euro 1.269.245,49 nel 2016 e la sempre considerevole somma di euro 556.000 nel 2015, e a fronte di tali ingenti interessi non è stato costituito alcun fondo rischi. Ciò posto, pur prendendo atto che la situazione dei tempi di smaltimento dei debiti della Asp è progressivamente migliorata (infatti nel 2017 l’indice di tempestività dei pagamenti è stato pari a circa 55 giorni), così come l’importo corrisposto per interessi moratori (passati da oltre 1,2 milioni di euro nel 2016 a 157,6mila nel 2017), la Sezione non può che rilevare la mancata costituzione di un fondo rischi adeguato a dare copertura agli ingenti interessi di mora maturati e ai profili di potenziale contenzioso connesso ai mancati e ritardati pagamenti, e la presenza di profili di danno erariale». Infine, secondo la Corte dei Conti si riscontra un sensibile aumento anche delle “altre sopravvenienze passive v/terzi”, nel 2017 pari a euro 337mila rispetto al 2015 70mila) e al 2016 (€ 135,9mila). In conclusione, la sezione di controllo della Corte dei Conti accerta, per l’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, una serie di criticità riferite all’esercizio 2016 invitando poi l’azienda a fornire, entro 60 giorni «esaustivi e dettagliati chiarimenti».

Antonio Cantisani
redazione@corrierecal.it

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