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La “gita” di Toninelli nella Sibaritide

Il ministro delle Infrastrutture lascia a Corigliano Rossano solo la promessa di ritornare presto. «Preferisco spendere soldi al Sud piuttosto che per la galleria della Tav»

Pubblicato il: 26/02/2019 – 19:22
La “gita” di Toninelli nella Sibaritide

CORIGLIANO ROSSANO Sono rimasti delusi tutti quelli che si attendavano un annuncio, foss’anche un minimo impegno per la Sibaritide. E invece nulla, solo la “promessa” di ritornare. Ma dopo aver fatto come San Tommaso: toccare con mano per capire se le “bugie” e il pianto greco dei calabresi che raggiungono Roma corrispondono a verità. Il ministro Danilo Toninelli ha “toccato con mano”, quindi, e registrato che la statale 106 è una strada di campagna pericolosissima, che il porto di Corigliano è una cattedrale nel deserto affacciata sul mare, che le ferrovie ioniche sono rimaste ai tempi di Cavour.
La gita in città è servita a Toninelli per verificare, dunque, che effettivamente tutte le infrastrutture del territorio sono all’anno zero quando il resto d’Italia e l’Europa sono già nel 2020. Insomma, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti è venuto a Corigliano Rossano per comprendere quello che è lo stato dell’arte delle varie opere infrastrutturali che in teoria dovrebbero connettere queste terre al resto del mondo. La passeggiata in Calabria, almeno, è stata a tinte primaverili, altrimenti il ministro avrebbe compreso che anche qui fa freddo come nella sua Lombardia. Certo che per una ricognizione delle situazioni sarebbero bastate le relazioni dei suoi parlamentari eletti qui, ben quattro nel solo collegio di Corigliano Rossano. Toninelli ha incontrato tutti: Anas, Trenitalia, una delegazione di pescatori di Schiavonea, i sindaci del territorio. A loro e alla stampa ha risposto vacuo.
«Avrei potuto non venire in Calabria – ha detto il ministro – sarebbe stato più semplice, ma io voglio metterci la faccia e dire che si può fare qualcosa. Vi farò sentire la presenza dello Stato, nei prossimi mesi verrò di nuovo con il ministro per il Sud Barbara Lezzi per verificare l’avanzamento dei lavori (il ministro sottintende l’attivazione della Frecciargento Sibari-Roma, i lavori per i servizi portuali – acqua ed energia elettrica che ancora mancano a distanza di 50 anni – e dei cantieri sulla 106, ndr). Mi spiace – ha poi evidenziato – che manchi la Regione a questo tavolo perché con il governo regionale vorrei parlare di fondi europei».
«La Calabria oggi è una priorità – ha poi concluso Toninelli –. Preferisco spendere soldi al Sud piuttosto che per la galleria della Tav che vedrà la luce chissà quando. In Calabria contiamo circa 300 chilometri di strade provinciali passate sotto la competenza Anas che mi è sembrata disperata perché quelle strade sono abbandonate da vent’anni. Dobbiamo investire oggi per adeguare e migliorare».

Luca Latella
redazione@corrierecal.it

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