In Calabria «siamo messi molto male e l’unico responsabile è il presidente della Regione. Nelle prossime settimane porterò avanti iniziative che non posso anticipare, ho già avvisato il governo e anche l’Interno». Con queste sibilline parole del ministro Giulia Grillo si è concluso il secondo viaggio de “Le Iene” nella sanità “da incubo” in Calabria. Dopo la devastante prima puntata dedicata alle disastrose condizioni degli ospedali di Locri e di Polistena e agli sprechi, con l’ombra della ‘ndrangheta a spadroneggiare nel settore calabrese, il giornalista della trasmissione d’inchiesta di Mediaset, Gaetano Pecoraro, ha affondato ancora di più lo sguardo negli scandali e nelle zone d’ombra che si registrano soprattutto nel territorio dell’Asp di Reggio Calabria: nel corso del servizio, della durata di un quarto d’ora, emerge tra l’altro la consapevolezza, anche da parte del management dell’azienda reggina guidata da alcune settimane da Pasquale Mesiti, dell’assenza di bilanci addirittura dal 2013. Particolarmente duro, poi, il racconto di un testimone, che ha detto di aver denunciato i lavori in corso in un ospedale della Calabria mentre i pazienti erano ancora nelle stanze in Rianimazione, chiedendo la sospensione del cantiere, ritrovandosi però minacciato dal parente di un potente boss della ‘ndrangheta. Il giornalista e la troupe de “Le Iene” si sono poi spostati a San Giovanni in Fiore, intercettando il governatore Mario Oliverio, all’obbligo di dimora nel suo paese d’origine per il suo coinvolgimento nell’inchiesta “Lande Desolate” della Dda di Catanzaro: nel servizio de “Le Iene” (qui il video integrale) si vede Pecoraro chiedere chiarimenti a Oliverio su una serie di sperperi nella sanità calabrese e il governatore rifiutarsi di rispondere in modo piuttosto brusco. A concludere il secondo viaggio nella sanità da incubo della Calabria è un’intervista di Pecoraro alla ministro Giulia Grillo, che dice: «Siamo messi molto male, lì ognuno fa quello che gli pare e nessuno gli dice che non si fa così, e l’unico responsabile è il presidente della Regione. Noi stiamo cercando di capirlo. Nelle prossime settimane – conclude la Grillo – porterò avanti iniziative che non posso anticipare».
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