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Ucciso e bruciato a Vibo, nuove aggravanti per moglie e figlio

Nell’udienza preliminare il pm ha contestato anche la premeditazione e l’omicidio del prossimo congiunto per la morte di Nicola Colloca

Pubblicato il: 26/02/2019 – 18:57
Ucciso e bruciato a Vibo, nuove aggravanti per moglie e figlio

VIBO VALENTIA Premeditazione e omicidio del prossimo congiunto: sono le aggravanti contestate dal pm della Procura della Repubblica di Vibo Valentia Ciro Luca Lotoro nel corso dell’udienza preliminare per l’omicidio di Nicola Colloca (foto), l’infermiere di 48 anni ucciso nel 2010 ed il cui corpo fu dato alle fiamme.
Accusati dell’omicidio sono la moglie ed il figlio della vittima, Caterina Gentile, di 50 anni, e Luciano Colloca, di 28, ai quali vengono contestate le due nuove aggravanti. Il rinvio a giudizio per l’uccisione di Colloca è stato chiesto anche per Michele Rumbolà, di 63 anni, amico di famiglia, cui è contestata soltanto la premeditazione.
Movente dell’omicidio sarebbero state questioni d’interesse in relazione ad una certa somma di denaro che era nella disponibilità della vittima.
I legali degli imputati, in presenza delle nuove aggravanti contestate, hanno chiesto ed ottenuto i termini a difesa. Il Gup, Pia Sordetti, ha fissato la data della nuova udienza per il prossimo 16 aprile.

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