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Vibo, sassaiola contro muri e finestre del Valentianum

Vetri in frantumi dopo un raid vandalico. Acquisite le immagini delle telecamere di videosorveglianza. Caffo: «Gesto ingiustificabile»

Pubblicato il: 27/02/2019 – 17:41
Vibo, sassaiola contro muri e finestre del Valentianum

VIBO VALENTIA Vibo Valentia ancora teatro di atti vandalici contro il patrimonio e i beni comuni. Questa volta a essere preso di mira il Valentianum, lo storico convento Domenicano, sede dalla Camera di Commercio di Vibo Valentia. Martedì, infatti, parti dello storico edificio, nella zona interna, opposta all’ingresso principale, là dove insiste l’area anche in uso ad associazioni del territorio, sono stati oggetto di una vera e propria “sassaiola” che ha provocato escoriazioni all’intonaco dei muri e mandato in frantumi i vetri di alcune finestre al primo piano in corrispondenza della Sala Congressi Antonino Murmura. A rilevare la messa in atto dell’inqualificabile gesto sono stati alcuni dipendenti della Camera di Commercio nell’accedere questa mattina agli uffici ad inizio del regolare orario di lavoro, trovando la scalinata d’accesso secondario alla sede camerale disseminata da da sassi e vetri. Del fatto è stata data immediata comunicazione al segretario Generale Bruno Calvetta che, sentito il presidente Sebastiano Caffo, e di concerto, ha subito allertato i carabinieri e disposto l’acquisizione delle immagini del sistema di videosorveglianza dell’Ente camerale, da consegnare alle Forze dell’Ordine quale contributo alle indagini, per l’individuazione dei responsabili.
«Al di là della portata dei danni – ha detto il presidente della Camera di Commercio Sebastiano Caffo – abbiamo sentito il dovere istituzionale, civico e morale di segnalare alle Forze dell’Ordine un gesto comunque deprecabile, ingiustificato e ingiustificabile che merita dovuta attenzione, quand’anche dovesse risultare una bravata dettata dalla noia di chi non sa come meglio occupare il proprio tempo. Anche questa ipotesi ci preoccupa, perché segnale di situazioni di degrado, abbandono, sottocultura che penalizzano la vivibilità e la crescita del nostro territorio e soprattutto alimentano nei giovani senso di incertezza, incuria, sfiducia. Di fronte a tutto questo – ha sottolineato Caffo – anche come efficace azione preventiva, è necessario recuperare spirito di appartenenza e senso di responsabilità per mettere in atto, ciascuno nel proprio ambito di competenza, ogni intervento utile a creare maggiori occasioni di impegno e di crescita culturale, sociale ed occupazionale, perché ciascuno trovi nella propria dignità di uomo, cittadino, lavoratore maggiore senso civico e attenzione alla cura del bene comune».

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