ROMA «È necessario disporre un programma di sistemazione idrogeologica per il Paese da assumere come priorità assoluta». Lo ha dichiarato presidente Mario Oliverio durante l’incontro con il presidente Giuseppe Conte e con i presidenti della altre Regioni, che si è svolto oggi a Roma, durante il quale è stato esaminato il Piano stralcio di riparto per la sistemazione idrogeologica nelle zone colpite da eventi calamitosi verificatesi negli ultimi sei mesi. «Su questo tema – ha affermato – è necessario definire un grande programma sul quale mobilitare Università, Centri di ricerca, professioni ed istituzioni locali per aprire un confronto con l’Europa allo scopo di orientare risorse adeguate a sostegno di questo progetto». Per Oliverio, «bisogna recuperare una cultura diffusa verso il rispetto, la cura e la valorizzazione del territorio. Serve un recupero di attenzione alla manutenzione delle opere idrauliche, delle aste fluviali e dei versanti. La mancata manutenzione del territorio è quasi sempre causa di danni incalcolabili oltre che di rischio elevato per le persone, per gli animali e per le cose». «In questo quadro – ha specificato ancora Oliverio – è fondamentale affrontare con urgenza il problema della viabilità secondaria a partire da quella provinciale lasciata in una condizione di degrado a causa delle difficoltà in cui versano gli Enti intermedi privati ormai di risorse. È indispensabile costituire un fondo adeguato per consentire alle Province di mettere in atto un Piano di manutenzione ordinaria e straordinaria per la rete stradale che oggi versa nell’abbandono ed è causa di dissesto; la mancanza di pulizia di cunette e pozzetti contribuisce a trasformare le strade in vere e proprie fiumare in piena quando si verificano piogge consistenti e straordinarie». Pertanto, ha rimarcato infine il presidente Oliverio «un Piano di sistemazione idrogeologica può diventare un’opportunità per la ripresa dell’economia, per la crescita e per il lavoro. Così come non può essere più ignorato o sottovalutato il problema dello snellimento delle procedure affinché i programmi possano trasformarsi in cantieri per realizzare le opere necessarie alla sicurezza del nostro territorio».
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