CATANZARO Il delegato alla sanità della Regione Franco Pacenza ritorna sul tema della mobilità sanitaria e, senza citarlo esplicitamente, risponde alle dichiarazioni del consigliere regionale Carlo Guccione (potete leggerle qui): «Il pentolone della mobilità sanitaria – dichiara Pacenza – l’abbiamo scoperchiato noi dell’Amministrazione Oliverio. La mobilità sanitaria esiste da sempre e purtroppo continuerà nel tempo. L’obiettivo è portarla a dimensioni fisiologiche, nel rispetto del cittadino che ha il diritto della libera scelta, garantendo però appropriatezza delle prestazioni con l’eliminazione degli opportunismi. Negli anni, da una parte è stato affinato il prelievo preventivo delle quote di mobilità dal Fondo sanitario nazionale e dall’altro, con la stagione dei Piani di rientro, il fenomeno è diventato esplosivo».
In questo nuovo scenario – sottolinea il delegato regionale alla sanità – la Calabria è diventata il “pentolone”. «Ora il “pentolone” è stato scoperchiato e per come sancito da un verbale della Conferenza delle Regioni possiamo attivare una verifica analitica su tutti i flussi di mobilità dal 2014 in poi. Al dato consolidato di mobilità – rileva ancora Pacenza – per la Calabria si parte da un -275milioni di euro ai quali si aggiungono i conguagli che di fatto avvengono a cadenze triennali. È ancora aperto il conguaglio 2013 a valere sulle “matrici” 2012. Altro che una Regione silente e con il cappello in mano, ma un governo regionale che con un lavoro meticoloso e certosino ha costretto l’intera Conferenza delle Regioni a prendere atto delle verifiche effettuate con il conseguente abbattimento del debito sulla mobilità passiva dell’anno 2017 per circa 23 milioni di euro».
Questi, secondo Pacenza, sono i fatti: «Non ci aspettavamo congratulazioni, ma non possiamo di certo accettare lo stravolgimento dei dati reali. La Calabria, sia pure con limiti organizzativi e di risorse di cui soffre, ha attivato una verifica sui flussi di mobilità che ha già prodotto risultati molto significativi. Lo dimostra – conclude il delegato di Oliverio – lo stralcio di relazione depositata alla Commissione salute delle Regioni relativa all’anno 2017 e condivisa in sede tecnica. Lo stesso lavoro va completato per il 2017 e per tutte le altre annualità tuttora oggetto di conguaglio afferenti ad anni antecedenti a quelli dell’insediamento del governo Oliverio».
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