PALERMO «Bisogna fare uno sforzo culturale, uscire dalla logica “Ponte sì Ponte no”, ma ragionare sul Ponte in un ragionamento di sistema integrato infrastrutturale». Così il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha risposto ai cronisti, in conferenza stampa per la firma dell’accordo sulla mobilità tra le Regioni Sicilia e Calabria, che gli hanno chiesto se sia favorevole o meno al Ponte sullo Stretto, opera che il governatore della Sicilia Nello Musumeci considera strategica.
Sull’altro tema, quello di una autorità portuale unica tra le due sponde dello Stretto, il sindaco ha risposto netto:
«Totalmente favorevole».
L’ACCORDO SULLA MOBILITÀ Per razionalizzare il sistema della mobilità tra Sicilia e Calabria, le due Regioni hanno firmato un accordo che istituisce l'”Area integrata dello Stretto”, organismo che si propone di interloquire con il governo centrale per sottoporre le esigenze nell’ambito del trasporto delle persone e delle merci. «Oggi avviamo un nuovo percorso», ha detto il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, in conferenza stampa a Palazzo d’Orleans, assieme all’assessore alle Infrastrutture della Calabria Roberto Musmanno, e i sindaci delle città metropolitane di Messina Cateno De Luca e di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà.
«Per la Sicilia e i nostri cugini della Calabria la mobilità è un problema – ha sostenuto Musumeci – abbiamo l’esigenza di capire insieme quali sono i punti e gli ostacoli in comuni da superare. La Regione siciliana è per il Ponte sullo Stretto senza se e senza ma e più volte abbiamo ribadito la necessità di istituire una autorità portuale dello Stretto e tuttavia, a prescindere dalle singole valutazioni, riteniamo di avere tanta e tanta materia in comune per discutere della mobilità delle persone e delle merci».
Falcomatà ha parlato di «percorso di rivoluzione istituzionale» che «travalica il muro campanilistico che finora aveva impedito una sinergia su problemi comuni». Per le due Regioni temi fondamentali sono le tariffe, un sistema integrato di mobilità tra le due sponde, il biglietto unico di trasporto e la sincronizzazione degli orari. «Il primo segnale è che tutti i soggetti che si occupano del trasporto dialoghino con noi», ha evidenziato De Luca.
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