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Peculato, l'Asp di Catanzaro vuole costituirsi parte civile contro i suoi manager

La richiesta è al vaglio del gup nel procedimento “Stop and go”, istruito dalla Procura di Catanzaro nei confronti di 12 persone

Pubblicato il: 01/03/2019 – 16:31
Peculato, l'Asp di Catanzaro vuole costituirsi parte civile contro i suoi manager

CATANZARO L’Asp di Catanzaro ha chiesto di costituirsi parte civile nel procedimento “Stop and go” istruito dalla Procura di Catanzaro nei confronti di 12 persone accusate, a vario titolo, di peculato e favoreggiamento personale per la presunta sottrazione di fondi destinati allo sviluppo di bandi per la gestione dei servizi per gli anziani. A essere imputati nel procedimento – che si trova in fase preliminare davanti al gup Francesca Pizii – sono Giuseppe Romano, in qualità di direttore del servizio informativo; Francesco Francavilla, in qualità di direttore dell’Unità operativa gestione risorse economiche; i dipendenti del servizio informativo aziendale Silvia Lanatà, Giuseppe Fazio, Ieso Rocca e Dario Marino; Francesco Grillone, in qualità di collaboratore amministrativo dell’Unità operativa, addetto alla gestione di spesa dell’Asp; Giuseppe Pugliese, in qualità di direttore amministrativo dell’Asp di Catanzaro; Francesco Papaleo, in veste di collaboratore amministrativo dell’Unità operativa gestione risorse umane; Damiano Congiusta, in qualità di collaboratore dell’Unità operativa gestione risorse umane; Maurizio Rocca, all’epoca direttore del distretto di Catanzaro Lido; Caterina Simonetta collaboratrice amministrativa dell’unità diretta da Francavilla.
“Stop and go”, questo il nome dell’inchiesta, prende il titolo dall’acronimo Sustainable Technology for older people-get organized che è una iniziativa co-finanziata dalla Commissione europea che ha come obbiettivo quello di realizzare un modello di bando di gara a livello europeo in materia di servizi per anziani. Secondo le ricostruzioni effettuare dalla Guardia di Finanza di Catanzaro, gli indagati da settembre 2014 a marzo 2016, si sarebbero prestati a ricevere indebitamente compensi senza svolgere nessuna attività per il progetto per una somma complessiva di 166.249,27. 
Nel corso dell’udienza di venerdì alcuni legali della difesa hanno opposto eccezione alla richiesta dell’Asp di costituirsi parte civile. Il gup Pizii si è riservato di sciogliere la riserva sulla questione nella prossima udienza che si terrà a maggio. Nel collegio difensivo gli avvocati Enzo Ioppoli, Eugenio Perrone, Salvatore Staiano, Giovanni Grotteria, Francesco Laratta, Luigi Sciumbata, Simone Rizzuto, Marinella Costa.

Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it

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