RENDE Il 28 febbraio è stato firmato il Decreto con cui è stato autorizzato il secondo scorrimento delle graduatorie per le borse di studio degli studenti all’Università della Calabria.
L’azione è perfettamente in linea con la strategia di azzeramento degli studenti cosiddetti idonei non beneficiari. Anzitutto va considerato il dato di partenza dal momento che gli idonei alla borsa sono passati dai 5.379 del 2017 ai 6.175 del 2018, con un incremento, misurato a fine febbraio, di poco inferiore al 15%. Il dato è in linea, purtroppo, con la tendenza nazionale di un costante incremento degli aventi diritto alla borsa a causa di una contrazione della ricchezza delle famiglie degli studenti.
Con questo Decreto l’ateneo coprirà 5.547 borse in totale, quindi un numero già superiore rispetto a quelle complessivamente corrisposte nell’anno accademico precedente.
Con le risorse attualmente destinate si riuscirà a coprire il 100% del fabbisogno degli studenti degli anni successivi (3.696 studenti) e quello di 1851 su 2118 idonei dei primi anni delle triennali e magistrali.
Al momento rimangono fuori gli studenti iscritti per surroga, 361 in tutto.
Le risorse complessivamente impegnate consentono di sfiorare già ora il 90% di copertura per la generalità degli studenti ma il Centro Residenziale ha pianificato le azioni necessarie, in termini gestionali, per la copertura totale in occasione di un terzo e ultimo scorrimento, che avverrà nei prossimi mesi e che assegnerà la borsa ai 628 studenti rimanenti.
«Siamo soddisfatti – è il commento del rettore, Gino Mirocle Crisci, e del prorettore delegato al Centro Residenziale, Luigino Filice, – e ringraziamo gli uffici del Centro Residenziale per la solerte competenza grazie alla quale riusciamo a rispettare la roadmap nonostante la complessità delle azioni necessarie. Ringraziamo altresì tutti gli stakeholder, interni all’ateneo ma anche esterni, in primis la Regione Calabria, che hanno condiviso quelle scelte difficili, e talvolta impopolari, che oggi conducono a un risultato straordinario, per nulla scontato».
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