La trasmissione del servizio de “Le Iene” sugli ospedali di Locri e di Polistena ha evidenziato quanto già da tempo posto in essere in termini di incuria e tracotanza, da tutte le Istituzioni (nessuna esclusa) nel trattare e gestire la cosa pubblica alle nostre latitudini. Nel servizio è emerso plasticamente il fallimento di una intera classe dirigente che oltre a negare il diritto alla salute è riuscita nell’intento di esporci al pubblico ludibrio ricoprendo di ridicolo e vergogna una intera popolazione sempre più abbandonata a se stessa. Pochi minuti televisivi sono valsi a mettere in fibrillazione il grumo di interessi rappresentato da ‘ndrangheta, massoneria e politica che ruota attorno alle ingenti somme che foraggiano appalti, prebende ed il clientelismo più sfrenato, il quale “comitato d’affari” in queste ore sta tentando una maldestra e goffa contro-informazione. Per la UIL che da decenni è impegnata in assoluta solitudine su questo fronte di guerra senza fare sconti a nessuno, mettendoci faccia e firma su esposti, denunce, articoli e battaglie, quanto andato in onda è oltremodo positivo e conducente a scardinare equilibri, molto più estesi di quello che sembra, che stanno letteralmente portando al default economico e democratico la Calabria. In atto insiste una paurosa deriva etica, morale e legale di cui sembra accorgersi solo il cittadino onesto, qualche giornalista e magistrato illuminato, (vedi il dottor Gratteri che si sta tentando in tutti i modi di fermare).
Per entrare nel merito, lo scempio ed il marasma strutturale ed organizzativo dei due Ospedali dell’Asp reggina – ripetiamo – era noto a tutti tranne che al nuovo commissario generale Saverio Cotticelli, il quale peraltro paradossalmente, appena insediatosi ha ritenuto di visitare l’ospedale di Locri – cosa avrà mai visto non è dato sapere.
Sull’ospedale di Locri è, in atto, una lunga farsa politica iniziata con la visita preelettorale (ed annesse promesse mai mantenute) del precedente ministro della Salute, Lorenzin, accompagnata dal fido sub commissario dell’epoca. Da Locri sono passati tutti grandi e piccoli e quindi adesso si aspetta, per concludere la infinita teoria di passerelle, la visita dell’attuale Ministro della Salute, Giulia Grillo, cioè lo stesso ministro che di fronte alla notizia fornitale dall’inviato de “Le Iene” sulla mancanza di requisiti di legge dell’attuale direttore generale ff dell’Asp di Reggio Calabria e sul fatto che egli fosse stato anche oggetto di specifica sentenza della Corte dei Conti per danno erariale nei confronti della stessa Azienda in cui è stato nominato direttore generale facente funzione, ha letteralmente sgranato gli occhi come se ritenesse la notizia incredibile.
Ebbene, nemmeno dopo 48 la stessa attonita ed indignata ministra ha assistito, senza battere ciglio, alla non accettazione delle dimissioni presentate dal direttore generale facente funzione ed alla sua riconferma da parte del Commissario Cotticelli.
Ciò che lascia noi comuni cittadini esterrefatti è la motivazione della conferma: “Il dott. Pasquale Mesiti non versa in attuali situazioni di inconferibilità presso l’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria, posto che ha provveduto all’integrale riparazione del pregresso danno erariale con conseguente estinzione della relativa posizione debitoria”.
Egregio avvocato presidente, questa motivazione fa accapponare la pelle. Non si tratta, infatti, di un normale contenzioso bensì di un danno erariale scaturente da una “disattenzione” che ha comportato l’esborso di oltre 700mila euro all’Asp di cui, oggi, il dr. Pasquale Mesiti è confermato nell’incarico dal commissario Cotticelli, braccio operativo del Consiglio dei Ministri relativamente alla sanità calabrese.
Sarebbe questo un segno del Governo del cambiamento?
Su tale vicenda la Uil ha presentato specifica denuncia al procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri, essendosi la stessa vicenda sviluppata in Catanzaro, sede di emanazione dei Dca da parte dei Commissari Massimo Scura, prima e Saverio Cotticelli, successivamente.
Ancora, la trasmissione ha evidenziato la manifesta solitudine del Magistrato (con la M maiuscola) della Procura di Locri – hai voglia a gridare alla lotta alla criminalità se poi quei pochi Magistrati che indagano in ossequio ai loro doveri d’ufficio vengono lasciati soli e le loro indagini di fatto vanificate.
Anche questo è un segno del Governo del cambiamento?
Nella situazione in cui si trova da anni questa Regione, dove nessuno controlla nessuno ed il rispetto delle leggi sono solo fastidiose appendici nella gestione clientelare del potere, Le chiediamo di far cessare le passerelle e le promesse e di far procedere quanti ne hanno l’obbligo d’ufficio all’adozione di atti concreti che dimostrino il reale cambiamento.
Pertanto, attesa la gravità della situazione, considerato il comportamento farisaico del ministro della Salute Le chiediamo la sua rimozione per manifesta inconcludenza, insieme a quella del commissario Cotticelli, nonché di disporre, attraverso il ministero della Giustizia, una seria e rapida indagine sull’esito delle indagini trasmesse per competenza territoriale dalla Procura di Locri ad altri distretti.
*segretario generale Uil Reggio Calabria
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