CASTROVILLARI Non è uno scherzo di Carnevale, ma il grande manifesto fatto predisporre da Leo Battaglia (in foto) è più una scintilla che innesca il fuoco delle polemiche sulla fortunata kermesse che da tantissimi anni ormai si svolge nella città di Castrovillari. L’ex candidato a consigliere regionale famoso per il suo slogan “Leo Battaglia alla Regione” ancora visibile su tutte le strade provinciali di Cosenza e non solo, ha deciso di dare a modo suo il benvenuto a tutti i turisti che si recheranno a Castrovillari per i festeggiamenti del 61esimo Carnevale di Castrovillari. Un grande manifesto pubblicitario di quelli che nel gergo sono chiamati 6×3 (largo sei metri e alto tre ndr) in cui si richiama sì il Carnevale ma anche la nuova appartenenza politica di Leo Battaglia che da Fratelli d’Italia è migrato verso i lidi leghisti. E quindi nella cittadina del Pollino si è iniziato subito a mormorare sulla necessità di mettere un cappello politico alla manifestazione. Da una parte gli avversari politici di Battaglia, dall’altra i cittadini scoraggiati dalla possibilità che i visitatori non raggiungano Castrovillari visto lo “sponsor” politico alla manifestazione. Pronta è arrivata la smentita della Pro Loco che ha organizzato il 61esimo Carnevale. «La Pro Loco del Pollino, in qualità di responsabile della organizzazione del 61° Carnevale di Castrovillari, premesso che per statuto è una Associazione senza scopo di lucro, apolitica e apartitica, comunica che, l’accostamento della maschera tradizionale dell’Organtino, del Carnevale di Castrovillari a un movimento politico della Cittá, è una iniziativa autonoma ed esclusiva del movimento politico stesso senza coinvolgimento alcuno della Pro Loco di Castrovillari –scrive il presidente della Pro Loco Eugenio Iannelli-. È nostra ferma convinzione, supportata dai fatti, che nessuna manifestazione o evento da noi organizzato possa essere legato, avere connotati o qualsiasi intendimento di carattere anche velatamente politico».
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