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Cosenza, sgomberi scongiurati (per il momento) – VIDEO

Riunione in Prefettura. Musmanno firma un accordo con l’Aterp ed evita che gli occupanti di via Savoia vadano via. Occhiuto mette a bando i lavori all’istituto delle Canossiane e prende tempo fino …

Pubblicato il: 04/03/2019 – 16:47
Cosenza, sgomberi scongiurati (per il momento) – VIDEO

COSENZA Più di un sospiro di sollievo. Lo sgombero dello stabile di proprietà Aterp di lungo Via Savoia e l’Hotel Centrale di Cosenza (al centro di un contenzioso giudiziario) di proprietà della famiglia Barile per il momento non saranno sgomberati. Una tregua, non una situazione definitiva, perché entrambi in base al decreto firmato dal ministro dell’Interno Matteo Salvini devono essere liberati. Come trapelato dall’ultima riunione in Prefettura, non è più possibile né prendere né perdere tempo, la circolare del Viminale parla chiaro e per le quasi 100 persone che vivono tra i due immobili deve essere trovata una alternativa di vita dignitosa al pari di quella che gli occupanti raccontano di vivere grazie all’impegno di Prendocasa.
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STESSO PROBLEMA DUE SOLUZIONI Nella sala riunioni del prefetto Paola Galeone sono servite più di tre ore per chiudere definitivamente i fascicoli e mettere l’incontro a verbale. Anzi gli incontri visto che la situazione delle famiglie nei due immobili era collegata a doppio filo alla riunione del comitato di ordine pubblico e sicurezza. L’ora fissata per liberare l’occupazione dell’ex Hotel Centrale sembrerebbe essere stata già fissata, sgombero scongiurato però grazie a un accordo trovato con l’amministratore giudiziario della struttura e il comune di Cosenza. L’occupazione potrà continuare fino al prossimo 30 maggio e nel frattempo Palazzo dei Bruzi procederà a rendere abitabili degli spazi presenti nell’edificio delle Canossiane dove oggi trovano alloggio già molte famiglie.
«Per quell’immobile paghiamo già l’affitto – spiega il sindaco Occhiuto a margine della riunione -. Noi come comune dobbiamo agire su due livelli: quello dell’abitare attraverso il fitto casa e quello dell’emergenza come in questo caso con persone che non avrebbero tutti i requisiti in regola per ottenere l’alloggio».
Convergenza e volontà politica che per il Comune si concretizza dunque nel rimettere in sesto un’area dell’istituto delle Canossiane ma anche, come spiega Ferdinando Gentile del Comitatoprendocasa, «nel mettere a disposizione fin da subito 5 alloggi per chi occupa l’hotel e nei giorni che ci separano al 30 maggio fare in modo che anche per gli altri occupanti si prospetti una soluzione definitiva».
Altro giro altra storia quella dello stabile di via Savoia, di proprietà dell’Aterp, alla riunione in Prefettura rappresentata dal commissario Ambrogio Mascherpa. «L’assessore regionale Roberto Musmanno ed il commissario Ambrogio Mascherpa – comunica il prefetto Galeone – hanno inviato una lettera agli uffici della questura e della procura per chiedere la sospensione dell’ordine di sgombero ed una contestuale proroga di 6 mesi in modo tale da poter poi risolvere la questione definitivamente». Ostacolo superato per il momento (anche vista la proprietà dell’immobile) ma questione che rimane all’attenzione di attivisti e consiglio regionale visto che il prossimo 12 marzo dovrà essere votata la legge sull’autorecupero.
CHANCE POLITICA Componente politica mista e variopinta. Al tavolo interistituzionale convocato dal prefetto si sono accomodate anche le tre deputate cosentine: Anna Laura Orrico (M5s), Jole Santelli (Fi e vice sindaco) ed Enza Bruno Bossio (Pd). Sui banchi romani non hanno mai nascosto di aver portato all’attenzione del governo centrale il problema dell’emergenza abitativa della città di Cosenza, ognuna con le proprie idee e secondo il suo schieramento ovviamente. «Quello di oggi è un risultato importante – spiega Anna Laura Orrico-. Il Prefetto sul piano della mediazione ha fatto un ottimo lavoro. Il disagio abitativo merita un impegno serio da parte delle istituzioni. Il disagio abitativo può essere risolto solo con una programmazione seria e che potrebbe scongiurare anche tutti i fenomeni di spopolamento». E se per risolvere la situazione “d’emergenza” sia stata necessaria una riunione “d’emergenza”, per la pentastellata dipende molto dai disguidi di natura tecnica.
«C’è stato il bando deserto del comune e spesso i cittadini non sono pronti a fidarsi delle istituzioni. Sul piano politico ci vuole la responsabilità di prendere questo argomento e risolverlo nel medio lungo periodo. Non possiamo pretendere di essere una città europea senza risolvere il problema degli ultimi che non devono essere più ultimi». Una strada quella del dialogo tra le istituzioni che porta avanti anche il Partito Democratico con i suoi rappresentanti non solo negli enti di cui è forza di governo (come la Regione Calabria) ma anche in quelli in cui è minoranza. «L’ incontro di stamani – ha spiegato la deputata Enza Bruno Bossio – è un primo passo, l’impegno del PD sarà comunque costante e di attivo monitoraggio per vigilare sui tempi e sul merito delle soluzioni a cui pervenire per la risoluzione definitiva della vertenza e per il supermercato della emergenza».

Michele Presta
m.presta@corrierecal.it

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