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Violenza alla stazione di Vaglio Lise, in aula la testimonianza della vittima

Insieme alla giovane è stato ascoltato nel corso dell’udienza il ragazzo che era in sua compagnia il giorno dell’episodio per il quale Francesco Mazzei è a processo

Pubblicato il: 07/03/2019 – 18:41
Violenza alla stazione di Vaglio Lise, in aula la testimonianza della vittima

COSENZA Un lungo interrogatorio, la circostanza lo ha richiesto. La vittima della presunta violenza sessuale che si sarebbe consumata nelle stanze sotterranee della stazione ferroviaria di Vaglio Lise ha raccontato nel corso dell’interrogatorio la sua versione dei fatti. Si è sottoposta, assistita da un medico specialista in neuropsichiatria, alle domande del pubblico ministero Giuseppe Cozzolino, oltre che a quelle del collegio difensivo e della parte civile. Già subito dopo la denuncia, la ragazza ha raccontato ai carabinieri come la violenza si sarebbe consumata fornendo accurati dettagli sul luogo nel quale sarebbe stata sequestrata insieme al suo amico per mano dell’imputato Francesco Mazzei (qui i dettagli).
Rispondendo alle domande del pm e dell’avvocato di parte civile Chiara Penna, la vittima durante la sua deposizione ha confermato quanto detto alle forze dell’ordine aggiungendo alcuni particolari che potrebbero essere utili al collegio giudicante chiamato a decidere sull’episodio. Oltre alla ragazza coinvolta nella presunta violenza, è stato interrogato anche il suo amico che le faceva compagnia il giorno in cui si sarebbero verificati i fatti.
Entrambi minorenni, con il ragazzo affetto di autismo, si erano recati alla stazione ferroviaria di Cosenza per raggiungere la città di Paola dove ad aspettarli c’era il fidanzatino della ragazza. Per il giovane, la cui capacità di testimoniare è stata valutata prima dell’udienza, i fatti si sarebbero succeduti proprio come ha raccontato agli inquirenti nel corso dell’interrogatorio subito dopo la denuncia. Ad alcune contestazioni che gli sono state sollevate ha riferito che due episodi fatti mettere a verbale non corrispondevano alla realtà, tra questi l’aver incontrato l’imputato in altre occasioni prima che si verificasse l’episodio per il quale è a processo. La difesa di Mazzei, attualmente detenuto nel carcere di Vibo Valentia, ha formulato ai giudici la richiesta di sostituzione della misura visto il decorso dei 6 mesi già trascorsi in carcere ed il fisiologico venir meno delle esigenze cautelari. Nella prossima udienza, fissata il 6 maggio, saranno ascoltati gli ultimi testimoni citati dalla procura prima di lasciare spazio a quelli della parte civile e della difesa e chiudere dunque il dibattimento. (mipr)

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