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Catanzaro, scoperto un deposito di refurtiva vicino ad Aranceto

I carabinieri recuperano un escavatore e varia attrezzatura da lavoro che era stata rubata in un deposito del Consorzio di Bonifica

Pubblicato il: 08/03/2019 – 16:13
Catanzaro, scoperto un deposito di refurtiva vicino ad Aranceto

CATANZARO Sono durate appena 48 le ricerche compiute dai carabinieri della Stazione di Catanzaro Lido finalizzate al ritrovamento della refurtiva sottratta da alcuni malviventi ad un deposito del Consorzio di Bonifica dello Ionio Catanzarese di Catanzaro Lido, via Milazzo.
Nella notte del 6 marzo scorso, infatti, dopo aver reso inefficienti le telecamere del sistema di videosorveglianza, i ladri si erano introdotti nell’area adibita a deposito del Consorzio ed erano riusciti a portarsi via attrezzatura da lavoro di vario genere nonché un grosso escavatore con il quale avevano buttato giù il cancello a chiusura dell’intera area, per un danno complessivo stimato in 25mila euro circa.
Oggi i carabinieri della Stazione di Catanzaro Lido, che sin dalla ricezione della denuncia presentata dal capo operai del Consorzio avevano attivato ogni canale investigativo utile a far luce sulla vicenda, dopo una serrata ricerca, attuata anche tramite l’analisi delle tracce che il pesante mezzo aveva lasciato sul suolo, si sono imbattuti in un’area campestre adiacente al quartiere Aranceto dove, nascosto dietro un fitta vegetazione, hanno rinvenuto l’escavatore e buona parte delle attrezzature da lavoro sottratte, tra cui una saldatrice ed un compressore d’aria.
Dopo i rilievi del caso, il veicolo e tutti gli attrezzi ritrovati sono stati restituiti all’ente.
Nonostante il recupero dell’ingente quantitativo di refurtiva, le attività investigative condotte dai militari dell’Arma procederanno nei prossimi giorni sia nel luogo del ritrovamento della refurtiva che nell’area sud di Catanzaro, al fine di rintracciare e consegnare alla giustizia i responsabili del furto, nonché chiarire la destinazione che avrebbe intrapreso l’escavatore e la restante refurtiva, potenzialmente utilizzabili a fini estorsivi con il metodo del cosiddetto “cavallo di ritorno” o, alternativamente, pronti per essere condotti e rivenduti in località distante dal capoluogo catanzarese.

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