CORIGLIANO ROSSANO A poco più di due mesi dalle elezioni amministrative di Corigliano Rossano, le prime dopo la fusione avvenuta lo scorso 31 marzo, la politica cittadina inizia ad entrare nelle sue fasi più calde. Schieramenti, uomini, progetti, idee che stanno trasformandosi prevalentemente in coalizioni civiche. Ed infatti è più che probabile che nessuno dei “classici” partiti scenderà in campo. Nessun logo – a meno che non vi sia solo la presenza di Verdi e Fratelli d’Italia – solo uomini che incarnano una militanza che si trasforma in civismo.
Questi ultimi giorni sono serviti per delineare le varie formazioni e, a meno che non vi siano clamorose sorprese dell’ultim’ora, saranno quattro i poli politici a sostegno di altrettanti candidati – ufficiali e ufficiosi – che aspirano ad indossare la fascia di primo sindaco di Corigliano Rossano.
Fra quelli che hanno già formalizzato la loro candidatura vi sono il movimentista di sinistra Flavio Stasi e il candidato del M5S – scelto attraverso le “comunitarie” – Claudio Fiorentino.
Tra gli “ufficiosi” c’è Giuseppe Graziano. L’ex consigliere regionale è nelle fasi propedeutiche e nonostante non abbia ancora ufficializzato la sua candidatura è già sostenuto da una coalizione civica. Nei giorni scorsi ha condiviso il progetto politico programmatico proposto da Fratelli d’Italia del coordinatore regionale Ernesto Rapani, incassandone il sostegno. Con Graziano anche il Comitato delle 100 associazioni, movimenti civici e politici e diversi ex amministratori di Corigliano e Rossano.
Praticamente ufficiale è, invece, la candidatura a primo cittadino della terza città della Calabria di Gino Promenzio, 49 anni, che si presenterà domenica mattina, alle 10,30 al cinema “San Marco”. Ortopedico di fama internazionale, “mezzo sangue” fra Corigliano e Rossano – padre rossanese, madre coriglianese, cresciuto a Schiavonea – Promenzio è sostenuto da “Civico e Popolare”, coalizione che presenta l’idea di una «città a misura di bambino» e che abbraccia anime di diversa natura, dal centrodestra al centrosinistra, accomunate tutte dal progetto di fusione già in campagna referendaria. In predicato di essere nominato sottosegretario alla Sanità col governo Monti, pur facendo politica sin da giovanissimo, Promenzio non ha mai ricoperto incarichi politici.
Luca Latella
redazione@corrierecal.it
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