Catanzaro, rinviato a giudizio l'ex amministratore dell'Amc

CATANZARO È stato rinviato a giudizio con l’accusa di abuso d’ufficio, Rosario Colace, 58 anni, ex amministratore unico della Amc, Azienda per la mobilità della città di Catanzaro. I fatti risalgono al 2013, quando con una determina, e senza alcuna attività istruttoria o procedura di selezione, Colace – stando alle risultanze delle indagini condotte dalla Guardia di finanza di Catanzaro – affidava incarichi a personale esterno all’Amc pur essendo l’azienda dotata di professionisti con le dovute competenze tecniche. In particolare con la delibera 3/2013 veniva confermato l’incarico di consulenza economico/legale a Marco Correggia, anche se in realtà nessun incarico era stato affidato prima al consulente esterno; affidava a Pia Chiarella un incarico di collaborazione professionale per la riorganizzazione e l’efficientamento del reparto personale con rivisitazione di tutte le procedure in essere, nonché le relazioni industriali; rinnovava un incarico a Vittorio Iiritano; stipulava un contratto di collaborazione con Francesco Pascuzzi. Incarichi dal contenuto generico che, secondo l’accusa – rappresentata dal procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e dal sostituto Giulia Tramonti – ha procurato un vantaggi professionale solo per Correggia, Chiarella, Iiritano e Pascuzzi, creando invece un danno economico all’Amac, costretta a pagare consulenti esterni pur avendo a disposizione personale interno. Il gup Giacinta Santaniello ha rinviato a giudizio Colace. Il processo avrà inizio il prossimo 17 dicembre.

Alessia Truzzolillo
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