CATANZARO Il presidente della Regione Mario Oliverio ha inviato una lettera al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli e all’amministratore delegato di Trenitalia Orazio Iacono, indirizzata per conoscenza anche al direttore Divisione Passeggeri Long Haul di Trenitalia Paolo Attanasio, relativamente alla proposta di introduzione di un servizio ferroviario a elevate prestazioni Sibaritide-Roma.
«In data 6 novembre 2018 – scrive Oliverio – la Regione Calabria ha assunto una deliberazione di Giunta con la quale è stato approvato uno studio sulla domanda attraibile per un servizio ferroviario a mercato, a elevate prestazioni, tra il territorio della Sibaritide e Roma. Servizio che consentirebbe
di collegare l’area ionica calabrese con la Capitale via Napoli Afragola in circa 4 ore. Tale studio è stato dunque consegnato dallo scrivente al ministro Toninelli, nel corso di un incontro che si è tenuto a Roma il giorno 8 novembre 2018. Il 10 dicembre scorso l’assessore alle Infrastrutture della Regione ha invece consegnato a Trenitalia lo stesso studio, durante un incontro con l’ing. Paolo Attanasio. Il riscontro era atteso per la metà di gennaio scorso, ma è arrivato solo recentemente. In data 8 marzo 2019 il direttore della Divisione Passeggeri Long Haul di Trenitalia ha comunicato ufficialmente alla Regione la conclusione dell’indagine di mercato, informando che i risultati non evidenziano opportunità commerciali sufficienti a sostenere l’istituzione del suddetto servizio. In primo luogo, ritengo opportuno esprimere rammarico per il forte ritardo della risposta. Siamo infatti a marzo e si sta discutendo di un servizio le cui potenzialità assumono rilevanza ben maggiore se attivato all’inizio della stagione estiva, in modo da sfruttare a pieno la forte vocazione turistica dell’area della Sibaritide interessata. Il ritardo rispetto a quanto pianificato nella conclusione dell’indagine di mercato relativa allo studio del servizio proposto non consentirà in ogni caso la sua eventuale attivazione il giorno di inizio dell’orario ferroviario estivo, l’8 giugno, e ciò è certamente da stigmatizzare. In secondo luogo, appare necessario ribadire che la proposta prevede l’istituzione di un collegamento, fortemente richiesto dal territorio, il cui bacino di utenza potenziale copre una vasta area che, centrata sulla stazione di Sibari, è circa 150.000 abitanti. Si tratta, oltretutto, di un’area a forte valenza turistica, che vede le presenze in continua crescita, con delle eccellenze di pregio rappresentate tra l’altro dall’area archeologica di Sibari, dal Castello di Corigliano, dal Museo Diocesano di Rossano dove è situato il Codice Purpureo (patrimonio dell’Umanità e inserito dall’Unesco tra i 47 nuovi documenti del Registro della memoria mondiale). Da notare inoltre che, attualmente, l’area della Sibaritide non è direttamente collegata con Roma via ferro. Infatti, i viaggiatori che volessero giungere nella Capitale con il treno devono dapprima recarsi presso la stazione di Paola con i servizi ferroviari del trasporto regionale (dovendo spesso cambiare alla stazione di Cosenza) e poi proseguire il viaggio con i servizi Alta Velocità (due coppie di Frecciargento ed altrettante di Frecciabianca) eserciti da Trenitalia. Peraltro, la proposta prevede anche la fermata presso la stazione di Scalea – S. Domenica di Talao, così da servire l’alto tirreno cosentino attualmente non collegato a Roma con servizi ferroviari di Alta Velocità».
«La domanda potenziale – conclude Oliverio – è dunque di certo considerevole e pertanto ritengo opportuno insistere con forza nel chiedere un ulteriore approfondimento circa l’istituzione del servizio proposto, per consentire la sua attivazione, sperando altresì che ciò avvenga in tempi rapidi, auspicabilmente per la ormai prossima stagione estiva».
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