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Catanzaro, Abramo prova ad allentare l’assedio su Giovino

Il sindaco rassicura sull’intenzione di «evitare cementificazioni sull’area». Il “pasticcio” del bando pubblicato e poi rimosso. Le preoccupazioni di Riccio

Pubblicato il: 13/03/2019 – 22:46
Catanzaro, Abramo prova ad allentare l’assedio su Giovino

CATANZARO «Giovino è l’ultimo e più grande polmone verde del capoluogo e non c’è nessuna intenzione di consentire cementificazioni o speculazioni». Al fondo di altre due giornate piuttosto tese e piene di polemiche, oltre che di un “pasticcio” dal sapore non solo burocratico, e alla vigilia di un Consiglio comunale che si preannuncia serrato, il sindaco Sergio Abramo prova a stemperare gli animi, a non farsi cingere d’assedio e a ricondurre il dibattito sull’ormai famosa pratica Giovino dentro binari più tranquilli e meno caotici, chiamando al confronto in pratica (quasi) tutta la città.
CONFUSIONE ONLINE E OFFLINE Perché di caos al Comune sulla vicenda ne hanno prodotto e anche tanto, ieri con la pubblicazione nella sezione “Gare e appalti” del sito istituzionale del bando per il concorso internazionale di idee su Giovino con una formulazione incompleta, con qualche mancanza e senza che la pratica fosse ancora passata attraverso i canonici canali istituzionali, e stamattina con la rimozione del bando per inserirlo poi nella sezione “amministrazione trasparente”. «Un mero errore formale», l’ha definito l’assessore comunale all’Urbanistica Modestina Migliaccio Santacroce. Sarà anche così, ma resta l’idea di una “scivolata” comunque grave, anche perché legata a un tema delicatissimo. Sembrano comunque evidenti il senso di accerchiamento e anche qualche punta di nervosismo che serpeggiano nell’amministrazione Abramo, finita sotto attacco dell’opposizione, anche ieri, sia del gruppo “Fare per Catanzaro” sia del consigliere regionale Eugenio Riccio, il primo a lanciare il nuovo allarme su Giovino e sul suo futuro.
LE PREOCCUPAZIONI DI RICCIO «Al di là dell’errore della burocrazia nel pubblicare un atto incompleto e inficiato da errore dal punto di vista amministrativo e formale, resta da chiedersi – ha osservato Riccio – se quella che abbiamo letto nella proposta di delibera è davvero la strada che l’amministrazione intende seguire. Perché io credo che in tal caso davvero la fretta sia una cattiva consigliera e mai come in questa occasione si rischia di fare brutte figure creando, con il bando, ragionevoli dubbi. Due su tutti: che senso ha fare una manifestazione d’interesse per investitori in contemporanea con un bando concorso internazionale per disegnare il comparto turistico? Non sarebbe opportuno – sdi è chiesto Riccio – fare prima il bando internazionale di idee e poi magari la manifestazione d’interesse per gli imprenditori che in tal modo sapranno cosa dovranno realizzare e come investiranno i propri soldi?». E Riccio conclude: «Inutile dire che alla base del ragionamento rimangono sempre i proprietari dei terreni che andrebbero coinvolti fin da subito…Ma tant’è… E’ corretto intervenire con delibera di giunta  per variare un Piano Attuativo, quello di Giovino/Alli,  oramai scaduto essendo trascorsi dieci anni dalla sua approvazione? L’amministrazione Abramo, e mi rincresce dirlo, per manifesta ottusità di alcuni personaggi rischia di passare alla storia come l’amministrazione dei pasticci, quella delle due velocità, quella che purtroppo non ha alcuna idea della città che governa. Né un’idea nel presente, né tanto meno una nel futuro».
ABRAMO APRE ALLE CATEGORIE Abramo, invece, è di tutt’altro avviso, e annuncia: «Il futuro di Giovino verrà condiviso con tutti gli ordini professionali, le associazioni di categoria, le parti sociali, i consiglieri comunali e regionali, i rappresentanti dei partiti politici, ma soprattutto con i cittadini: non verrà presa nessuna decisione senza il consenso più ampio possibile». A parere del sindaco «la presentazione sul sito del Comune, nella sezione amministrazione trasparente, così come prevede la legge, non può mettere in secondo piano la volontà dell’amministrazione comunale di procedere con la massima trasparenza, sinergia e condivisione con tutti gli attori interessati. Giovino – sostiene il Abramo – è l’ultimo e più grande polmone verde del capoluogo e non c’è nessuna intenzione di consentire cementificazioni o speculazioni: senza indugiare oltre nelle polemiche, ribadisco come sia un preciso obiettivo della mia amministrazione quello di procedere all’ascolto e al confronto con tutte le parti sociali, i professionisti e i cittadini che lo vorranno». Oltre ai consiglieri comunali, ai consiglieri regionali e ai parlamentari espressione della città, e ai rappresentanti dei partiti, verranno invitati al convegno i rappresentanti degli Ordini degli architetti, ingegneri, geometri, commercialisti, ragionieri, Confindustria e Ance, Camera di Commercio, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cicas e Federalberghi.  Non sono citati i sindacati, ma si presume che la “dimenticanza” sarà sanata. (acant)

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