Il prossimo 20 marzo la Corte di Cassazione esaminerà il ricorso presentato dagli avvocati Armando Veneto ed Enzo Belvedere contro l’obbligo di dimora a San Giovanni in Fiore imposto al governatore Mario Oliverio dal gip distrettuale di Catanzaro e confermato dal Tribunale della libertà del capoluogo.
Il governatore è indagato nell’inchiesta “Lande desolate” insieme a tecnici, funzionari e all’imprenditore Giorgio Barbieri, che con il suo gruppo imprenditoriale si aggiudicò i lavori di costruzione di piazza Bilotti a Cosenza, dell’aviosuperficie di Scalea e della cabinovia di Lorica.
Per gli inquirenti, gli atti pubblici sarebbero segnati da illeciti tesi a favorire l’escalation della dittà guidata dall’imprenditore cosentino. Oliverio è indagato per abuso d’ufficio e corruzione. La prima ipotesi di reato riguarda atti connessi agli stati di avanzamento dei lavori a Lorica, la seconda la presunta richiesta, avanzata alla ditta, di rallentare i lavori a piazza Bilotti per danneggiare politicamente il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto.
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