Incendi a Polistena, individuati i due presunti autori

POLISTENA Avrebbero appiccato il fuoco causando la distruzione di due immobili disabitati e di un furgone a Polistena. Con questa accusa i carabinieri della compagnia di Taurianova, al termine di una stretta indagine portata avanti sotto il coordinamento della Procura di Palmi e su disposizione del Gip, hanno dato esecuzione alla misura cautelare del divieto di dimora a Polistena nei confronti di Davide Boeti, 27 enne, e Roberto Mombelli 38enne, entrambi pregiudicati di Polistena.
In particolare nella notte tra il 6 e il 7 settembre i carabinieri e i Vigili del Fuoco di Polistena erano intervenuti in un immobile disabitato nel centro della cittadina, in quanto ignoti, poco prima, avevano appiccato il fuoco utilizzando del liquido infiammabile alla struttura, causandone il grave danneggiamento. Durante le operazioni di spegnimento veniva segnalato un principio di incendio anche in un altro contiguo immobile, sempre disabitato, che è stato prontamente domato dai pompieri. Gli edifici si trovavano in ristrette vie, con ancora presente l’impianto elettrico, e quindi vi era il concreto pericolo che le fiamme potessero propagarsi e lambire anche le abitazioni vicine. La notte successiva, poi un altro incendio avvenuto sempre a Polistena aveva distrutto completamente un furgone parcheggiato per strada. I tre episodi avvenuti in temi così ristretti e nella stessa cittadina hanno portato gli inquirenti ad ipotizzare l’unicità sia della matrice sia degli autori. I primi sospetti sui due indagati sono iniziati proprio la sera del primo incendio quando una pattuglia della stazione carabinieri di Polistena intervenuta sul posto, ha notato e identificato nelle vicinanze dei luoghi i due soggetti che, con atteggiamento sospetto, erano particolarmente interessati alle operazioni svolte dai Vigili del Fuoco.
La successiva attività investigativa svolta dai carabinieri, sotto il costante coordinamento della Procura della Repubblica di Palmi, mediante escussione di testimoni e attenta e ampia analisi dei sistemi di videosorveglianza, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei due polistenesi, ritenuti responsabili di tutte e tre gli incendi, commessi a puro scopo di vandalismo. Tali azioni potevano creare un grave pericolo per l’incolumità pubblica, nel caso di sviluppo ed estensione delle fiamme, evitato grazie al pronto intervento dei militari e dei Vigili del Fuoco.
Da qui il provvedimento eseguito oggi nei confronti dei due.