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«L’Asp di Catanzaro ha annullato la nomina dei direttori di distretto»

Soddisfazione del Codacons per la decisione di rimuovere i direttori di Lamezia e Soverato: «Decisiva la nostra denuncia di irregolarità. Ora il ministro Grillo azzeri i vertici di tutte le Asp»

Pubblicato il: 16/03/2019 – 13:59
«L’Asp di Catanzaro ha annullato la nomina dei direttori di distretto»

CATANZARO «È trascorsa appena una settimana dalla nostra denuncia sulle gravi irregolarità nella procedura di nomina dei direttori di distretto di Lamezia e Soverato ed ecco che, come per magia, sull’Albo pretorio dell’Azienda compare la delibera nr. 315 datata 14 marzo 2019 avente ad oggetto “Annullamento in autotutela della Deliberazione n.920 del 21/09/2018 e contestuale nuova indizione di avvisi per il conferimento degli incarichi di Direzione dei Distretti socio sanitari di Soverato e Lamezia Terme”». È quanto si legge in una nota del Codacons. «Che dire – sostiene Francesco di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons – beccati con le mani nella marmellata. Costretti ad una immediata retromarcia, per la seconda volta in poco più di un mese e sempre l’identico copione: il Codacons denuncia e l’Asp revoca. Si ricorderà come a gennaio scorso sempre il Codacons avesse denunciato un impiego “disinvolto” dei circa 7 milioni di euro destinati ad innalzare gli standard di qualità ed efficienza e superare le differenze con le altre aree del Paese. Fondi che l’Asp aveva “dirottato” tutti in favore del personale. Anche allora quel provvedimento “maldestro” fu immediatamente revocato. Non si tratta di un caso isolato, ma di un modus operandi generalizzato che denota il vero guaio della sanità, ovvero la soffocante ingerenza della politica. Troppo spesso in Calabria chi dovrebbe garantire il diritto alla salute non ha i titoli; ha sentenze penali di condanna e, dulcis in fundo, viene nominato senza concorso. Poiché a questo schifo non vogliamo assegnarci avevamo sperato che il commissario Cotticelli volesse sprecare un solo minuto del suo prezioso tempo per ascoltarci. Ritenevamo di aver diritto a ricevere delle risposte, così come abbiamo diritto ad una gestione trasparente dei fondi pubblici non fosse altro quale segno di rispetto per tutti i calabresi costretti a fuggire per farsi curare. Ma anche lui, evidentemente, ha cose ben più importanti cui pensare ed allora non rimane che appellarci al ministro della Salute affinché proceda, senza alcun indugio, a rimuovere tutti i vertici delle Asp calabresi».
«Per questo – conclude Di Lieto – chiediamo al ministro Giulia Grillo un immediato segnale di discontinuità con il passato, che deve passare, prima d’ogni cosa, attraverso l’azzeramento dei vertici di tutte le Asp Calabresi perché “il pesce puzza dalla testa”».

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